Cronaca

1 minuto e 21 secondi di lettura

Nel bilancio dell'ondata di maltempo che ieri si è abbattuta sul ponente genovese c'è anche un disperso. Si tratta di Paolo Marchini, operaio di 44 anni che lavora nella cava di Panigaro ed è residente a Sestri Ponente. L'uomo sarebbe stato travolto ieri pomeriggio da un'ondata di fango e detriti provocati dall' esondazione del rio Chiaravagna. I mezzi di soccorso insieme ai colleghi  hanno rinvenuto il suo scooter con ancora le chiavi inserite nel quadro mentre cellulare e documenti si trovavano nella sala mensa della cava. Intanto la Regione ha deciso di stanziare 2.700.000 euro: una prima boccata di ossigeno aspettando la visita del capo della protezione civile Bertolaso. Perché se pure ingentissimi,  è impossibile al momento quantificare totalmente i danni. Contestualmente il presidente Burlando ha firmato la richiesta al Governo dello stato di emergenza. I due milioni e settecentomila euro fanno parte dei fondi stanziati a suo tempo per l’alluvione del Magra dello scorso dicembre rimasti inutilizzati. Una legge ad hoc verrà proposta dalla giunta regionale nella riunione di giovedì prossimo, poi passerà in consiglio per essere approvata verosimilmente entro la fine di ottobre. Dopo di che partirà il bando per accedere ai finanziamenti. Discorso diverso per i soldi che si spera potranno arrivare dallo stato, sia perché l’iter sarà più lungo sia perché gli stanziamenti che verranno decisi a Roma dovranno essere condivisi con altre zone colpite dai recenti nubifragi, come ad esempio la Toscana.

 

Zaino e telefono cellulare dell'uomo sono stati rintracciati invece nella sala mensa della cava.