Cronaca

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L’avvocato della Curia savonese, Stefano Savi, interviene in merito ai presunti casi di pedofilia nella chiesa ponentina. "Per quanto riguarda Nello Giraudo l’unica vittima che ha parlato al vescovo di Nello Giraudo è stato Zanardi che in un primo incontro con lui ha dichiarato di non volerlo denunciare, desiderando solo che si curasse perché non avvenissero ulteriori gravi episodi  a danno di altri. Su indicazione della Santa Sede il vescovo ha trattato il caso come stabilito dal diritto canonico. Nello Giraudo è ora dimesso dallo stato clericale. Per Dominic Youssuf si tratta di un sacerdote pachistano giunto a Savona nel 2004.  Appena appresa la notizia di una accusa di pedofilia che lo riguardava per fatti accaduti in Inghilterra, è stato accompagnato dal questore di Savona che ha avuto un lungo colloquio con lui. Il questore si è messo in contatto con la polizia inglese e ne ha ricavato la certezza che nei riguardi del sacerdote pachistano non esisteva nessun mandato internazionale di cattura. A riprova di questo, il fatto che Dominic ha ottenuto regolare permesso di soggiorno. In seguito è entrato nella comunità benedettina di Finalpia. Una domenica, mentre percorreva la passeggiata del lungomare è stato colto da improvviso malore. Soccorso dai presenti e condotto in ambulanza al Santa Corona vi giungeva ormai privo di vita. Sulla salma è stata eseguita l’autopsia. In curia è depositato l’ atto di morte. Terzo caso, quello di Alessandro Nicolick, il fratello desideroso di comprendere i motivi della sua uscita dal seminario e delle successive tristi vicende che lo hanno condotto alla morte, sospettando che tutto fosse partito da episodi di pedofilia ha chiesto al vescovo di vedere la documentazione del seminario riguardante Alessandro.  Dal momento che gli unici documenti  esistenti sono di natura scolastica e amministrativa, il fratello ha chiesto di poter contattare i suoi compagni di corso. Il vescovo ha predisposto una ricerca degli attuali indirizzi degli ex seminaristi, compagni  di Alessandro. Ottenuta una lista di una dozzina di nomi ha invitato il fratello a prenderne visione.  Al giorno stabilito egli ha telefonato dichiarando che per un impedimento non avrebbe potuto  venire. Non si è più presentato. Infine nei confronti di don Giorgio Barbacini e Attilio Cotta  è in corso la pratica di dimissione dallo stato clericale". L'avvocato Savi affronta poi la gestione del caso da parte del vescovo: "Monsignor Lupi  non ha mai rifiutato di ascoltare le presunte vittime. A parte la segnalazione di Zanardi su Nello Giraudo, quelle giunte riguardanti sacerdoti in servizio esprimono solo accuse generiche e sospetti relativi a fatti spesso risalenti ad alcuni decenni passati.  In ogni caso, non suffragate da testimonianze  e da  prove sufficientemente consistenti. Per la ricerca  della verità, la cui necessità è stata più volte ribadita, il vescovo rimane disponibile ad ascoltare le vittime che volessero contattarlo. Le invita comunque a rivolgersi alla Magistratura, come egli stesso ha fatto trasmettendo ad essa le segnalazioni di possibile rilievo penale che gli sono giunte affinché si possa fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa complessa e dolorosa vicenda".