Cronaca

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Nulla di fatto al ministero dell'Ambiente a Roma dove questa mattina era stata indetta la conferenza dei servizi in sede deliberante per la realizzazzione del gruppo a carbone da 460 MW della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Tutto è rinviato a dopo le feste di Natale, forse fra tre o quattro settimane, quando si incontreranno nuovamente il ministero e la Regione. Tirreno Power infatti si è detta disponibile, fermo restando il potenziamento, a mettere mano ai gruppi 3 e 4 esistenti, ristrutturandoli completamente in modo da ridurre in modo drastico le emissioni che attualmente vengono rilasciate nell'atmosfera. Questo passaggio però andrà verificato e potrebbe comportare un esborso maggiore da parte dell'azienda che già investirebbe per il potenziamento 800 milioni di euro. Si parla di 100 milioni in più. Proprio questo sarà il motivo del contendere del nuovo vertice previsto tra un mese. Se ci sarà effettivamente la possibilità di lavorare sui gruppi esistenti, si ipotizza la proposta di un possibile accordo. Duro rimane ancora il giudizio dei due sindaci Alberto Ferrando per Quiliano e Attilio Caviglia per Vado Ligure: "abbiamo verificato - hanno spiegato i due primi cittadini - che alcune delle prescrizioni previste ancor prima dell'avvio del turbogas, ancora devono essere ottemperate. Quindi i passaggi secondo noi debbono essere prima la verifica delle condizioni per il conferimento dell'AIA, l'autorizzazione integrata ambientale, poi il passaggio in mano pubblica delle centraline per il monitoraggio dell'aria, altrimenti non si potrà trattare su nulla".