Politica

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E’ giusto tenere un sindaco a bagnomaria? D’accordo: le elezioni comunali di Genova sono lontane, ma la situazione è stata gestita così maldestramente dalla dirigenza locale del Pd che ora è fastidioso assistere a un giornaliero gioco al massacro (“Marta sì, Marta no, Marta nì”), un gioco al massacro diretto o indiretto con la sindaco che da un lato deve fare la dura (“Vado avanti, rispetto il mio programma”) dall’altro deve ammettere che “se non ci saranno le condizioni non si ricandiderà”. E’ evidente che se non ci saranno le condizioni la Vincenzi se ne starà a casa,  che se le organizzeranno le primarie dopo che ha governato bene o male che sia, per cinque anni, le rifiuterà e che farà anche qualche pensierino di rifiuto se il Pd metterà su questo sondaggio interno nei circoli chiedendo ai compagni: “La volete o no?”

Così, anche se un anno prima dell’appuntamento elettorale, il Pd deve fare chiarezza, come alcuni mesi fa aveva chiesto in un’intervista a Primocanale, il saggio Silvio Ferrari. “Basta giochetti sotto banco” aveva detto.

Il Pd dovrebbe rispondere ad alcune domande:

1 Esistono altri possibili veri candidati oltre al sindaco uscente?

2 Vuole il Pd organizzare delle primarie anche se il sindaco uscente è del partito democratico, perché ritiene che non sia più idoneo a ricoprire questo ruolo?

3 Perché il sindaco uscente non va più bene?

E qui occorre una sottolineatura. Non si può rispondere banalmente con: è antipatica, oppure, ha un brutto carattere. Anche il conte di Cavour aveva un brutto carattere eppure se ci fosse io lo ricandiderei immediatamente come premier. Quindi:

4 Ha governato male la città?

5 Ha sbagliato sulla gronda? Sulla raccolta differenziata? Sulla pedonalizzazione? Sull’ordine e la sicurezza?

6 Sta elaborando con i tecnici dell’Urban lab un piano urbanistico che non è adeguato allo sviluppo della città?

7 Non funziona il piano straordinario di manutenzione stradale?

8 Ha sbagliato nel ridurre i membri di nomina comunale nei consigli d’ amministrazione delle società partecipate?

9 Non va bene il piano commerciale? O il nuovo regolamento edilizio?

10 E’ troppo indipendente dal suo partito? Decide troppo di testa sua?

Ecco alcune domande concrete, al di là della simpatia o del carattere.

Forse il Pd dovrebbe rispondere su questi temi e non sul sesso degli angeli che, magari, anche loro lassù ogni tanto s’incazzano.