Cronaca

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E’ una terapia che rivoluziona un intero settore, quello delle malattie renali, e in particolare la cura della sindrome nefrosica, una delle patologie più frequenti in età pediatrica che colpisce un paziente su 40.000 richiedendo finora lunghi cicli terapeutici con farmaci immunodepressori e steroidei  che creano ai bambini devastanti effetti collaterali, dalla cataratta all’osteoporosi all’ipertensione arteriosa. Ma adesso si cambia, grazie ad un farmaco biologico elaborato dai ricercatori dell’ospedale Gaslini di Genova al termine di uno studio durato tre anni che può essere somministrato una volta ogni sei/dodici mesi con enormi vantaggi  nella vita dei piccoli pazienti sia dal punto di vista delle complicanze fisiche, che vengono notevolmente ridotte, sia dal punto di vista psicologico: eliminare infatti la necessità della cura quotidiana permette a molti pazienti una nuova vita senza l'incubo giornaliero della dipendenza dalle pillole e l'ansia dei genitori sul loro effetto. La scoperta di questo nuovo farmaco arriva a quarant’anni di distanza dalla prima dialisi in un bambino effettuata proprio al Gaslini dalla professoressa Gusmano.