L’incontro è stato fissato a Roma martedì prossimo tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni (nella foto) e il presidente della Regione Claudio Burlando che ha deciso di chiedere l’appuntamento per discutere la vicenda di Bordighera, dopo la decisione di scioglimento del consiglio comunale.
Intanto, proprio da Imperia, l’ex ministro Claudio Scajola difende il sindaco Giovanni Bosio e chiede che la vicenda non venga strumentalizzata. "Questa provincia non è terra di malaffare, non è un covo di delinquenti. Ci sono situazioni molto delicate che vanno tenute d'occhio e sulle quali non ci si deve stancare di tenere alta la guardia. Ma ogni generalizzazione è inaccettabile", dice. Secondo l'ex ministro alle Attività produttive la scelta di Maroni "é un forte segnale a tutte le comunità del Nord Italia, anche oltre il caso specifico di Bordighera". A rischio di scioglimento, sempre nell’imperiese, anche il consiglio comunale di Ventimiglia, con amministratori che fanno riferimento all'ex ministro. " Mi hanno fatto presente che da quando mi sono dimesso da ministro, e qualcuno ha pensato che fossi finito, sono sbocciate le indagini. Se pensassi male direi che qualcuno vorrebbe che l'Imperiese diventasse terra di conquista. Certo che a pensare male spesso ci si azzecca". Conclude Scajola.
Mentre dalla provincia di Varese, il ministro Maroni replica al governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi che ha espresso le sue preoccupazioni per le infiltrazioni mafiose che al Nord rallentano la crescita. “Che ci siano infiltrazioni della 'ndrangheta al Nord ''lo sappiamo bene – spiega Matroni - , l'impegno nostro, delle forze dell'ordine, della magistratura e delle istituzioni per contrastarle è quotidiano” ha detto, ricordando che i provvedimenti del governo in materia di lotta alla mafia hanno portato "al record dell'aggressione ai patrimoni mafiosi. (Anna Chieregato)
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