Cronaca

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L'ex vicecapo della digos di Genova Alessandro Perugini, coinvolto come imputato nel processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto, era a conoscenza di quanto stava accadendo alle persone fermate e portate nella struttura di polizia. Lo dicono i giudici della Corte d'Appello di Genova che oggi hanno depositato le motivazioni alla sentenza pronunciata il 5 marzo 2010. La corte d'appello ha ricavato la consapevolezza che Perugini, per il quale i giudici hanno disposto il non doversi procedere per avvenuta prescrizione, "aveva l'assoluta contezza dell'antigiuridicità delle condotte che, anche nella percezione intellettiva del pubblico ufficiale, vengono percepiti come fatti estranei al sistema giuridico dei Paesi occidentali, caratterizzato questo da principi insuperabili di garanzie all' integrità fisica e morale del soggetto e al diritto di non essere privati della libertà senza la pronuncia di un'autorità giudiziaria".