Cronaca

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Stanno valutando di costituirsi parte civile le famiglie dei ragazzi presunte vittime delle molestie di don Riccardo Seppia, il parroco di Genova Sestri Ponente arrestato con l'accusa di abusi sessuali su minore e cessione di stupefacente. "Vogliamo essere uniti e agire in modo comune per avere giustizia", dice il padre di uno dei ragazzi ascoltati dagli inquirenti nei giorni scorsi. "Non vogliamo vendetta - aggiunge - ma quell'uomo ha fatto del male ai nostri ragazzi ed è giusto che paghi". Sono almeno quattro, secondo quanto si apprende, le famiglie ascoltate dai carabinieri del Nas di Genova, che indagano sulla vicenda. I carabinieri stanno esaminando anche i computer sequestrati nella casa del parroco: sarebbe accertato che don Riccardo facesse avances ai ragazzini anche nelle chat.