Cronaca
Don Seppia: "Con il 17enne ho avuto paura"
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"Ho chiamato quel ragazzino albanese, gli ho detto di venire da me, ma poi ho desistito perché ho avuto paura". Nuovamente nel carcere di Marassi, ha risposto così al gip Annalisa Giacalone, durante l’interrogatorio di garanzia, don Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente, arrestato il 13 maggio e accusato di tentata induzione alla prostituzione minorile, tentata violenza sessuale su minori e offerta di stupefacenti. Il sacerdote genovese, assistito dall'avvocato Paolo Bonanni, ha "ripercorso tutti i fatti contestati - ha spiegato il legale al termine dell'interrogatorio - fornendo indicazioni utili per la difesa. In particolare ha chiarito di aver desistito dall'intento di avere un rapporto sessuale a pagamento con un minore albanese". A dimostrare la tesi del parroco ci sarebbe una telefonata tra lui ed Emanuele Alfano, l'ex seminarista suo complice e confidente, in cui Don Seppia dice chiaramente di avere avuto paura e di aver annullato l'appuntamento con il 17enne straniero, proprio per il timore di essere scoperto o visto da qualcuno. Don Seppia ha ribadito inoltre di non aver mai ceduto stupefacenti a minorenni, di averla offerta ma solo in un momento di "delirio" indotto dalla droga. Il difensore di don Seppia lunedì depositerà, a palazzo di Giustizia, a Genova, il ricorso al tribunale del Riesame per far rivalutare le prove che lo tengono in carcere.
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