Cronaca

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Come era prevedibile, l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha posto questa mattina la vertenza Fincantieri al centro della sua omelia al santuario della Madonna della Guardia, nel giorno del tradizionale pellegrinaggio del mondo del lavoro, "in un momento - ha detto - intriso di particolari preoccupazioni e speranze. Il problema dell'occupazione non è calato ma semmai accresciuto e i timori per il futuro non sono ingiustificati". Nel suo discorso Bagnasco ha sottolineato come la situazione a Genova soffra di non poche incertezze: "Qui si misura - ha continuato -chi noi siamo non solo in termini di responsabilità ma anche di capacità. Capacità di leggere la realtà, fare proposte sensate, creare relazioni, fare squadra. E' necessario non accontentarsi di risultati immediati ma progettare guardando il più possibile lontano con realismo, coraggio e fiducia. La priorità è dunque assoluta e le condizioni di realizzazione a portata di mano, lasciarsele sfuggire sarebbe imperdonabile. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, la bellezza di Genova non può diventare la sua condanna. Così la cantieristica, penso a Fincantieri, con le prospettive logistiche da ampliare , come l'arricchimento dei bacini, necessario per il doveroso sviluppo ma prima ancora per il mantenimento dell'attività specifica. Per questo è necessaria una pianificazione decisa e saggia". Infine Bagnasco ha concluso augurandosi "che la città intera guardi a quest'ora non con distacco ma con grande passione, come una sentinella vigile e operosa, accogliendo con riconoscenza nuovi insediamenti produttivi che creano lavoro".