Italia Futura Liguria si è presentata in questi giorni sulla scena della nostra Regione. Alcuni si chiedono il perché della nostra nascita, dal momento che non siamo un partito o un movimento politico. Siamo un’associazione che vuole “fare politica”. È vero, può suonare strano alle orecchie ormai stanche e abituate di chi equipara la politica alla mera spartizione di posti, di favori, di incarichi e prebende. Eppure proprio questa è la sfida di Italia Futura: prima di tutto, lavorare. Prima di tutto, dare. Dare un contributo di idee e di progetti per la nostra Regione, stimolando e aiutando con le nostre competenze le componenti sane e di buona volontà del sistema politico, senza chiedere nulla in cambio.
Siamo convinti che ci sia un folto elenco di “urgenze”, di “priorità” da affrontare subito e a tutti i costi. Siamo convinti che si tratti di temi trasversali. Vogliamo lavorare per unire, non per dividere o per ingaggiare guerre ideologiche con questo o quel partito. Le consideriamo battaglie di retroguardia. Tante donne e tanti uomini fanno politica nei quartieri, la sera, senza alcun tornaconto, togliendo tempo al riposo e alla famiglia. Queste persone meritano rispetto, ammirazione ed aiuto. La stagione che ci aspetta è ricca di appuntamenti: non sappiamo ancora se le elezioni politiche andranno a scadenza naturale, ma sappiamo che la prossima primavera sarà caratterizzata dalle amministrative. A Genova, in particolare, il fermento è già alto. È bene chiarire un concetto, a scanso di ogni equivoco e dei tentativi di trascinarci dove non vogliamo: Italia Futura non è schierata né con, né contro alcun partito politico presente sul territorio. Proprio nella terzietà sta la nostra forza. Nella libertà di portare avanti un progetto riformista e innovativo, slegato dalle appartenenze ideologiche. Non cerchiamo avversari politici ad ogni costo con la logora logica del “o con me o contro di me”, semmai ci mettiamo a disposizione per collaborare con chi ha voglia di rimboccarsi le maniche per fare le cose seriamente.
Rispettiamo tutti, ma vigiliamo e auspichiamo che tutti i protagonisti sappiano stringersi intorno a programmi e persone largamente condivise. Insomma, anche se – oggi – la situazione sembra tutta da definire, siamo fiduciosi che l’autunno segnerà l’inizio di un serio dibattito sui contenuti. Quando ciò accadrà, Italia Futura Liguria ci sarà e vorrà ritagliarsi un suo spazio, offrendo idee e proposte a chi le vorrà raccogliere, ma anche stigmatizzando chi predica bene, e razzola male.
*Pres. Italia Futura Liguria
**Dir. Italia Futura Liguria
IL COMMENTO
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Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria