E' questo il titolo della presentazione, in anteprima nazionale, della "piroga", simbolo della solidarietà e della cooperazione internazionale fra l'Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti e la comunità locale di Foundiougne, villaggio senegalese sulle rive del delta del fiume Saloum. La piroga sarà esposta e presentata sabato 16 luglio 2011, alle ore 11,30 presso l'Auditorium del Galata Museo del Mare di Genova (ingresso libero), prima tappa di un lungo tour che attraverserà l'Italia intera.
La rinascita dell'Africa passa anche attraverso il recupero della ricchezza delle sue culture. In Senegal, la piroga ne è un simbolo importante. L'Uisp sostiene la Comunità di Foundiougne, un villaggio sul delta del Saloum. La costruzione di una piroga, realizzata da carpentieri e maestri d'ascia senegalesi grazie al sostegno finanziario dell'Uisp, sta aiutando i ragazzi e le ragazze delle scuole primarie del villaggio ad avvicinarsi all'acqua, esplorare il territorio, scoprire il valore dell'equilibrio dell'ambiente, della relazione sana fra uomo e natura. Durante l'inaugurazione dell'esposizione della piroga (versione ridotta della lunghezza di 7,40 mt. rispetto a quella originale che misura il doppio) saranno illustrati gli sviluppi del progetto di solidarietà e cooperazione della Uisp e la partecipazione dei volontari di Uisp e Peace Gamers al Tour Silenzioso della Solidarietà in bici da Bamako a Dakar e al Forum Sociale Mondiale 2011.
All'inaugurazione dell'esposizione, realizzata dall'Uisp grazie alla fattiva collaborazione del Muma Museo del Mare e della Navigazione, interverranno Francesco Tenti, presidente nazionale Lega Vela Uisp; Gionata Vatteroni, Lega nazionale Attività Subacquee Uisp; Carlo Balestri, responsabile Dipartimento Politiche Internazionali, Cooperazione e Multiculturalità Uisp; Daniele Borghi, presidente Ong Uisp Peacegames. Coordinerà gli interventi Giuliano Bellezza, responsabile nazionale Settore Diritti Sociali Uisp.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità