Economia

58 secondi di lettura

"Le riforme che la Confindustria propone sono inaccettabili perché ripropongono un'idea di modello di sviluppo che non ha funzionato in questi anni e non é attraverso la riduzione dei diritti o il taglio dei salari e della contrattazione che si esce da questa situazione": così  Maurizio Landini, segretario generale Fiom, a margine di un convegno a Genova. Per Landini Confindustria deve assumersi precise responsabilità per la situazione che si è determinata: il quadro dell'economia del nostro paese è preoccupante ed esiste "il rischio concreto che interi pezzi del settore industriale e manifatturiero del nostro Paese spariscano". "Un intervento vero - aggiunge Landini a proposito della manovra - dovrebbe da un lato cominciare a ridistribuire ricchezza per difendere il reddito e dare respiro ai consumi ma poi, siccome anche la ripresa dei consumi da sola non è sufficiente, deve intervenire sul nuovo modello di sviluppo. Del resto - osserva -, il Paese ha chiesto questo con i recenti referendum e bisognerebbe dare una risposta a questa nuova prospettiva sul nucleare, sui beni pubblici e avere una dimensione europea dentro cui collocarla".