Cronaca

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I carabinieri di Massa sono sulle tracce di un fuoristrada scuro che, secondo le prime testimonianze avrebbe investito e ucciso ieri sera, Diego Prandina, avvocato del foro di La Spezia. Dagli elementi finora raccolti i carabinieri non escludono nessuna pista, neppure quella dell'omicidio volontario, ma sarebbero più propensi a pensare ad un pirata della strada. Prandina stava rientrando in casa dopo una giornata di lavoro, quando, proprio davanti al cancello di casa è stato investito. Il fuoristrada scuro, aveva imboccato la via contromano a velocità sostenuta, travolgendo l'avvocato. Nel pomeriggio il medico legale della procura effettuerà l'esame esterno del cadavere: domani l'autopsia all'obitorio dell'ospedale Versilia.

PRANDINA, CELEBRE PER CRAC MUGNAI - Una persona per bene e molto stimata nell'ambito professionale, con una condotta giudiziaria 'pulita': qualche ricorso al consiglio dell'ordine ma mai nessun procedimento disciplinare adottato nei suoi confronti. Così viene descritto Diego Prandina, l'avvocato della Spezia morto dopo esser stato travolto da un'auto davanti alla sua abitazione a Massa. L'uomo, che viveva a Massa assieme alla compagna, da tempo stava affrontando la separazione dalla sua attuale moglie. Prandina era salito agli onori della cronaca alcuni anni fa, quando assieme al collega Paolo Cargioli (con il quale condivideva lo studio di via XXIV Maggio alla Spezia) era riuscito ad ottenere per i suoi assistiti, circa un centinaio tra la Liguria e la Toscana, numerosi risarcimenti per le lungaggini dei procedimenti giudiziari nell'ambito del 'crac Mugnai': un riconoscimento allora reso possibile grazie al ricorso (che si rifaceva direttamente alla legge Pinto) vinto in Corte d'Appello a Torino che obbligò l'allora ministero di Grazia e Giustizia a rifondere ai creditori truffati dal finanziere amegliese mille euro per ogni anno di attesa per l'eccessiva lunghezza del procedimento fallimentare.