Cronaca

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"Una città ponte tra l'Europa e il Mediterraneo non deve avere un Cie, deve avere un Paese che non si pone scandalosamente il tema dei flussi migratori come sta accadendo ora": così il sindaco di Genova Marta Vincenzi spiega la propria contrarietà all'ipotesi di realizzare in città un Centro d'identificazione ed espulsione degli immigrati  sostenuto dal centrodestra. Il sindaco è intervenuto stamattina a Palazzo Ducale a margine della IX Biennale delle città europee e degli urbanisti. "Lasciare le città da sole a gestire i flussi migratori è vergognoso - denuncia Marta Vincenzi - i genovesi si sono accorti che la città ha accolto centinaia di persone fuggite dalla guerra, dalla sponda sud del Mediterraneo". "Non possiamo essere una porta aperta per le merci e una porta chiusa per le persone, non possiamo esserlo", dice il sindaco di Genova. "L'apertura sociale, l'inclusione, sono punti di forza necessari - aggiunge - l'Italia deve trovare nuovi standard di servizi sociali per evitare nuovi conflitti tra cittadini e nuovi arrivati".