Cronaca

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Seppure non si escluda alcuna ipotesi, la pista privilegiata resta quella dell'attentato contro la caserma del VI reparto mobile di Bolzaneto, simbolo delle violenze del G8: è quanto emerge dagli ambienti investigativi all'indomani dell'episodio del razzo che scavalcando la caserma della polizia ha raggiunto la facciata della sede di un'azienda farmaceutica ferendo, seppure in modo lieve, una dipendente. Il sostituto procuratore Cinzia Perroni, titolare dell'inchiesta, ha disposto una serie di accertamenti su quanto rimane del razzo. C'é da capire se si tratti di un razzo segnalatore per navi mercantili oppure se sia riconducibile ad un'imbarcazione di dimensioni più piccole. Si sta inoltre cercando di valutarne le caratteristiche. Per questo motivo al gabinetto di polizia scientifica, con una serie di apparecchiature specifiche, si sta cercando di ricostruire la gettata ed il comportamento dell'artifizio quando, anziché essere sparato in aria, viene sparato contro un possibile bersaglio come è avvenuto ieri mattina. Nel corso delle indagini si cercherà anche di trovare quale sia stato il luogo esatto dal quale è stato sparato il razzo. Un punto sarebbe già stato individuato, ma dovranno essere eseguite una serie di prove. Non è escluso che per verifiche che richiedono attrezzature più sofisticate, alcuni accertamenti possano essere eseguiti anche al gabinetto della polizia scientifica di Roma. Intanto alla digos si conducono accertamenti su personaggi riconducibili agli ambienti anarchici, anche se - come ribadiscono - tutte le piste restano aperte. (Ansa)