Cronaca

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Minacciano denunce nei confronti del comune di Genova i bagnanti intossicati tra domenica e lunedì dopo essersi tuffati nel tratto di mare antistante il levante cittadino. C??è chi ipotizza, infatti, di ricorrere a vie legali affinché venga fatta chiarezza su cosa ha provocato i malori. ??Non crediamo si tratti solo di un??alga tossica ??dice una genovese che domenica sera ha richiesto le cure dei medici ed è stata ricoverata in ospedale?? Vorrei sapere se davvero l??acqua del mare è pulita e i depuratori fanno il loro lavoro?. Il sindaco di Genova Pericu, intanto, ha smorzato i toni dell??allarme e ha rassicurato la città: ??Siamo in attesa di conoscere i risultati delle analisi condotte da Arpal e Asl ??ha detto?? ma credo si sia trattato di un fenomeno contenuto. L??ipotesi che si sia trattato di un insieme di concause mi sembra fondata. Il divieto di balneazione è una misura precauzionale adottata su indicazione della Asl?. Il numero di persone che hanno fatto ricorso alle cure degli ospedali è comunque diminuito con il passare del tempo. In molti, incuranti del divieto di balneazione, hanno continuato a tuffarsi regolarmente nello specchio di mare tra Punta Vagno e Bogliasco. Ma adesso spunta un altro problema, quello legato a mitili e pesci che vivono nel mare antistante Genova e che potrebbero alterare la catena alimentare. Lo ha spiegato il dottor Giacomo Zappa, della direzione sanitaria dell'ospedale genovese Galliera, da domenica impegnato con la sua equipe ad affrontare i casi di intossicazione da fitoplancton. ''E' vero - ha aggiunto Zappa - che l'area colpita dall'inflorescenza della Ostreopsis non è tradizionalmente dedicata alla coltura dei mitili o alla pesca, ma è necessario che si sappia che la tossina concentrata nelle cozze o nei pesci può provocare sintomi di tipo neurologico e possibili danni epatici, secondo l'esperienza verificata in altri paesi. Quindi è bene non consumare frutti di mare dei quali non si conosca la provenienza''. Anche l'assessore regionale alla pesca, Giancarlo Cassini, invita a mangiare solo mitili d'allevamento. ''In Liguria ??spiega?? esistono due importati impianti di allevamento di mitili, situati nel golfo della Spezia. Si tratta di impianti di alta qualità che sono sottoposti a costanti controlli''. La Regione, intanto, si è già attivata, sia in termini ambientali, che sanitari, implementando i monitoraggi sulle acque costiere e dando corso a indagini epidemiologiche. (Davide Lentini)