Cronaca

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Una settimana dopo la tragica alluvione di Genova, che ha causato la morte di sei persone, in via Fereggiano e in piazza Galileo Ferraris si torna a vivere a poco a poco. E la normalità inizia dalla scuola Giovanni XXIII, dove c'é la classe di Gioia Djala, la bambina di otto anni travolta e uccisa da un'onda di fango e detriti insieme alla mamma e alla sorellina di un anno. Nella sua classe, la III B, c'è una sua foto e quei palloncini bianchi lasciati volare in cielo all'uscita. Tanti cartelloni rossi sui quali i suoi compagnetti hanno salutato quella bimba dagli occhi vispi, scuri e pieni di vivacità. "Ciao Gioia, non ti dimenticheremo mai...". Dal balcone, intanto, un lenzuolo ricorda Gioa: "Un saluto agli angeli in cielo".