Cronaca
Che noia le primarie del Pd
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Che noia le primarie del Pd! Provate a chiedere ai genovesi che cosa ne pensano, oggi, mentre stanno facendo i conti sulla stangata e studiano i sistemi per sopravvivere nel 2012. Una operazione che vale per i cittadini e le imprese. Dunque la Vincenzi e la Pinotti non fanno il passo indietro? E chissenefrega. D'altrone perché dovrebbero? Le primarie con cui il Pd si è inebriato fino ad arrivare a uno stato di coma etilico sono la palestra di chi vuole provarci. Ci provino e si vedrà. A noi genovesi, francamente, interessa la campagna elettorale per scegliere il sindaco di Genova non quella per le primarie che, è evidente, non sono di un'area ma sempre di più di un partito. Ormai ridotte a una sfida lacerante tra correnti, lobbies più o meno velate, cariche di dispetti e isterie più che di programmi e progetti. Provate a chiedere a una decina di genovesi se sono fortemente interessati alla disputa tra i candidabili di un partito. Magari andate a fare questo sondaggio rudimentale in via Fereggiano, o a Sestri Ponente, o tra i commercianti alluvionati in fondo a via XX Settembre. Domandatelo a chi sta in coda alla Asl 3, o davanti alla sede di Equitalia, tra i pensionati da 500 euro al mese, gli anziani non sufficienti o i disabili, gli operai di Fincantieri, gli studenti dell'Università di Genova. Altro che passi indietro. Certo, qualcuno liquiderà questo modesto sfogo con la parola:populismo. Può darsi, ma l'interesse popolare intonro alle primarie, oggi, è pari a poco più di zero.
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