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Temperature alte dell'aria e basse in mare, unite all'umidità. Tipico delle giornate primaverili
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di Eva Perasso

Una domenica di caligo, il fenomeno della nebbia che sale dal mare e avvolge la costa si è ripresentato nella giornata di ieri, domenica 12 marzo, in Liguria già da fine mattinata da levante per arrivare poi a ponente e coprendo tutto il territorio regionale. Un fenomeno conosciuto, che in passato era durato anche più a lungo.

Ma di cosa si tratta? Come spiega Arpal, "Un flusso di aria più mite scorre sulla superficie marina che, in questo momento dell’anno, raggiunge i valori di temperatura più bassi (siamo intorno a 13-14 gradi). L’acqua marina, a contatto con l’aria mite in scorrimento sopra la superficie, evapora e tende a condensare rapidamente, formando minuscole goccioline di vapore. Se la temperatura dell’aria raggiunge il punto di rugiada (detto dew point, ovvero la temperatura alla quale occorre raffreddare, a pressione costante, una massa d’aria affinché raggiunga la condensazione) si forma la nebbia che viene poi sospinta sulle coste dalle brezze di mare".

Lo spiega a Primocanale Federico Grasso di Arpal: "Ieri le temperature dell'aria erano superiori ai 20 gradi, a Ellera (Albisola) abbiamo raggiunto i 24,1. La temperatura del mare invece era intorno ai 14 gradi e queste temperature differenti unite all'umidità dell'aria intorno al 50-60 per cento hanno fatto sì che si raggiungesse il punto di rugiada e fatto sì che arrivasse il fenomeno. Non è  detto che non possa ripetersi ancora: è un fenomeno tipico dei mesi primaverili con la presenza del contrasto termico e per questo può presentarsi nelle giornata calde proprio all'inizio della bella stagione". 

 

 

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