GENOVA - Ventotto giorni consecutivi di bollino per ondata di calore a Genova. Un record che termina questo giovedì. Il ministero della Salute con l'ultimo aggiornamento ha infatti messo fine all'ondata di calore che ha portato per quasi un mese consecutive temperature ben superiori ai 30 gradi e un persistente disagio fisiologico per caldo.
Di questi 28 giorni ben 19 sono stati con bollino giallo (il 15 e il 16 luglio e ininterrottamente dal 26 luglio all’11agosto) nel mezzo tre giorni di bollino arancione (dal 17 al 19 luglio) e poi i sei giorni più caldi con il bollino rosso dal 20 al 25 luglio. Una situazione persistente andata avanti per giorni. Sempre validi i consigli per limitare i disagi causati dal grande caldo: dall'evitare di uscire nelle ore più centrali della giornata a quello di bere tanta acqua e fare pasti leggeri evitando alcol, bibite gassate e cibi pesanti. Il bollino emesso dal ministero è frutto di mix che considera le temperature registrate e le condizioni sanitarie da esse causate.
In arrivo giorni in cui è atteso un lieve calo delle temperature che permetterà di respirare un po' dopo i tanti giorni di elevato disagio fisiologico causato dalle temperature molto alte (Clicca qui per vedere le previsioni meteo).
A causare problemi e disturbi al sonno le cosiddette notti tropicali che ininterrottamente hanno costretto a spalancare le finestre, accendere ventilatori e per chi può i condizionatori. Le notte tropicali sono quelle di fatto registrano temperature minime che non scendono mai sotto i 20 gradi. E anche in queste notti a Genova e non solo la colonnina di mercurio ha fatto segnare valori superiori
I dati delle stazioni Arpal hanno registrato dal 1 giugno una lunghissima serie di notti con temperature. Solo a Genova su 66 giorni considerati sono stati addirittura 63 quelli con notti tropicali. E andata leggermente meglio nelle altre città capoluogo con 58 notti tropicali su 66 a Savona, 55 alla Spezia e 53 a Imperia. A Genova per ben 14 giorni la temperatura minime non è mai scesa sotto i 25 gradi. Valori superiori alla calda estate del 2003 presa a riferimento.
"Dati alla mano – osserva Francesca Giannoni, dirigente dell'unità operativa clima meteo idro Arpal - l'estate 2022 sta provocando particolare disagio nella popolazione; ad influenzare questa situazione l’ormai cronica assenza, o quasi, di precipitazioni e la persistenza di temperature elevate. Un elemento che riguarda anche le temperature minime che hanno, inoltre, fatto registrare valori ancora più estremi rispetto alla già caldissima estate 2003".
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più