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Il primo cittadino svela che ci saranno deroghe però nel rispetto delle normative che impongono un limite ad auto e moto datati: "Non vogliamo trattare male nessuno"
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di Michele Varì

GENOVA -"Faremo delle eccezioni e mitigazioni dello stop ai veicoli inquinanti per qualche caso, le stiamo studiando e ancora non le posso anticipare, ma le metteremo a punto a breve e tutti quanti le sapranno".

Il sindaco di Genova Marco Bucci lancia una speranza alle migliaia di genovesi che posseggono auto e moto datate affinché dal primo marzo, con l'entrata in vigore dell'ordinanza anti smog, non siano costretti a rottamare i veicoli e obbligati - i pochi che potranno farlo - ad acquistarne uno nuovo.

Il primo cittadino alla domanda di Primocanale ai margini dell'incontro con il vescovo Tasca su possibile deroghe è stato possibilista, però senza illudere nessuno: "Non vogliamo trattare male nessuno e tutti hanno diritto ad essere rispettati, bisogna però rispettare anche gli altri cittadini nel senso che quando si va in giro con un mezzo inquinante si inquina l'aria che respiriamo tutti e nell'ottica di rispettare tutti sono certo che troveremo una soluzione".

Lo stop dovrebbe entrare in vigore il primo marzo, anche se nell'aria c'è uno slittamento della data dell'entrata in vigore dell'ordinanza che sta suscitando molto malumore fra i proprietari di mezzi che potrebbero essere messi al bando, c'è chi ha appena messo in ordine la vecchia moto spendendo migliaia di euro, chi ha appena acquistato un'auto usata, chi invece ha l'interno parco auto e moto interessato dalle restrizioni e non ha un euro per sperare di acquistarne uno nuovo, non manca chi abita in pieno centro città va a piedi quasi sempre e usa la vecchia moto o l'auto solo per rari casi, come quando deve accompagnare un familiare all'ospedale, "è giusto che io debba comprare un veicolo nuovo non usandolo quasi mai, dunque non inquinando?".

Per questo c'è chi propone, come pare sia stato fatto in alcune città, di concedere un bonus di km da percorrere ai veicoli datati, poi stop.
La soluzione che accontenterebbe molti e garantirebbe anche il rispetto delle normative anti smog comunitarie però potrebbe ricalcare la vecchia ordinanza dei sindaci precedenti a Bucci: stop nel centro, magari anche allargato, ma con dei corridoi "umanitari" in  cui possono transitare tutti, a circonvallazione a monte e lungo corso Saffi o la sopraelevata, ad esempio.

Con un'unica grande differenza rispetto al passato che garantirebbe il rispetto del divieto ad accedere nella zona rossa: la lettura delle targhe con le telecamere. Già oggi infatti il centro è vietato alle vecchie auto e moto non d'epoca, ma la multa si rischia solo se si viene fermati da un agente, e questo è quasi un liberi tutti, con un po' di rischio.
Con le telecamere, come succede nelle aree del centro storico vietate ai non residenti, la multa per gli inquinatori non in regola sarebbe automatica.