GENOVA - Da due immobili confiscati alla mafia che venivano usati per lo sfruttamento della prostituzione nascono due Case della bicicletta per i residenti del centro storico di Genova. Le due postazioni sono state inaugurate tra vico Boccanegra e vico Cannoni, nel Sestiere della Maddalena. Nel primo ci sono a disposizione 16 postazioni, nel secondo 8.
Si tratta del terzo “ciclo posteggio” in città dopo quello di Largo della Zecca e piazza dei Ferrari, a cui si è aggiunto anche il primo “bike box” del Matitone, situato in via Cantore 2r, nato per i dipendenti comunali lo scorso 27 febbraio. Una iniziativa che è parte integrante del progetto Caruggi (Asse Operativo Mobilità e Accessibilità Intelligenti), per la rigenerazione del centro storico della città.
I due nuovi “ciclo posteggi”, realizzati nei locali confiscati alla mafia, saranno gestiti dalla cooperativa “Il Laboratorio SCS” e potranno essere utilizzati esclusivamente dai residenti, offrendo un'opzione sicura e conveniente per parcheggiare le proprie biciclette. Questo servizio contribuirà a promuovere l'uso delle due ruote come mezzo di trasporto sostenibile, migliorando la mobilità e riducendo l'impatto ambientale nel cuore di Genova. Il posto bici verrà assegnato dal gestore in base all'ordine di arrivo della richiesta e ai posti effettivamente disponibili.
"Attraverso ricerche, sondaggi e relazioni con il territorio sappiamo che l'aspetto della mobilità rappresenta un fattore importante per vivere bene nel centro storico. Come Ce.Sto abbiamo lavorato e stiamo lavorando molto per la vivibilità dei caruggi, non solo per i giovani ma anche per le famiglie: in questo senso i bici box rappresentano un'opportunità, rara per chi abita i vicoli perché non ci sono ascensori e la gente ha poche cantine, di avere la propria bicicletta e poterla custodire, specie quella elettrica. Con questa collocazione il centro storico punta a diventare il luogo dove si concentreranno molti “cittadini sostenibili”: un esempio per il resto della città, uno stimolo e uno sprone a incentivare questo mezzo di trasporto, che ha mille fattori positivi nel suo utilizzo" dichiara Marco Montoli, presidente Cooperativa Sociale Il Ce.Sto e Coordinatore Patto di Sussidiarietà.
L’intervento di recupero dei due locali è finanziato dal programma PON Metro React Eu, grazie al quale sono stati aperti nel mese di febbraio anche i bike parking di largo Zecca e sottopasso De Ferrari. A differenza di questi ultimi, gestiti da Genova Parcheggi e al servizio della mobilità urbana, la “Casa della Bicicletta” di vico Boccanegra e vico Cannoni verrà gestita dagli stessi residenti del centro storico, attraverso la cooperativa “Il Laboratorio SCS”. Con questi due differenti tipi di bike parking l’Amministrazione intende quindi offrire ai propri cittadini, turisti, pendolari e city user una rete di ciclo posteggi che soddisfano esigenze diverse: dalla sosta breve per la mobilità quotidiana, alla sosta lunga (e in particolare notturna) per i residenti.
Il progetto nasce all’interno del “Patto di Sussidiarietà Centro Storico” di cui "Il Cesto" SCS è capofila e di cui è stato indicato "Il Laboratorio" SCS quale soggetto affidatario e gestore dei locali. Il Laboratorio è partner del Patto di Sussidiarietà "Centro Storico", facente parte del più ampio Progetto Caruggi Il Laboratorio SCS, dal 1985, opera all'interno del Sestiere della Maddalena, dove eroga diversi servizi socio-educativi convenzionati con il Comune di Genova. In questi mesi sta lavorando alle prossime aperture, previste per il mese di maggio 2023, di una biblioteca per bambini in via delle Vigne 9, e una “Bici Officina” in un altro locale confiscato alle Mafie, in vico Rosa, dove sarà possibile promuovere l'uso e l'autoriparazione della bicicletta, ma anche creare una rete tra chiunque si voglia coinvolgere sui temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale.
IL COMMENTO
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente