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In Liguria 436 supermercati vi aderiscono
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La Liguria si scopre sempre più solidale e oggi, sabato 16 novembre, ha la possibilità di dimostrarlo ancora: crescono infatti negli anni le donazioni di cibo che vengono raccolte ogni anno nel giorno della Colletta Alimentare, evento nazionale che vede 436 esercizi commerciali liguri - soprattutto supermercati - tra i protagonisti. E se l'anno scorso l'aumento era stato quasi del 10 per cento rispetto al 2022, quest'anno l'appello è a far ancor meglio e di più. Con un'accortezza, se possibile: cercare di donare cibi in scatola, non deperibili, con particolare attenzione per olio, tonno, passata e senza dimenticare i prodotti per l'infanzia, sempre ricercati.

In Liguria 67.500 bisognosi

Lo spiega a Primocanale Gabriella Andraghetti, Presidente del Banco Alimentare della Liguria: "E' un gesto semplice e concreto di condivisione e solidarietà fattibile da tutti: fare la spesa per chi non se lo può permettere. E queste persone sono tante: 5 milioni e 800mila persone stimate da Istat in povertà assoluta in Italia. Come Banco Alimentare Liguria stiamo sostenendo circa 67.500 persone attraverso le 372 strutture caritative convenzionate".

Cosa acquistare

"Chiediamo olio, alimenti per infanzia, tonno e scatolame in generale, verdure, legumi, polpa di pomodoro e non prodotti deperibili sono le richieste maggiori ma naturalmente va bene tutto". L'anno scorso, spiega la presidente, sono stati raccolti alimenti per un totale di 226,5 tonnellate, con un incremento del 9,1% sul 2022.

Dove fare la spesa solidale

Quest'anno sono ancora di più i punti vendita: 436 hanno dato disponibilità in tutta la regione. Tra questi, 253 sono a Genova (di cui 99 nel Tigullio), 30 a Imperia, 49 a Spezia e 104 a Savona. Da Basko a Eurospin, da Conad a Carrefour, e ancora Gulliver Superette, Coop, Penny, In's, Esselunga, ci sono proprio tutti e a questi si affiancano anche piccoli negozi.
L'elenco completo è pubblicato sul sito della Colletta.

Prima di Natale

La giornata della colletta è sempre un risultato positivo, un modo per sensibilizzare le persone che vanno a fare la spesa sul tema della povertà e vediamo che le persone poi ci ringraziano perché possono fare del bene per la collettività, commenta ancora la presidente. Che spiega quando e come verrà poi redistribuito: "Il cibo verrà distribuito in gran parte prima di Natale, ma continueremo fino a gennaio e febbraio, finché ci sarà cibo a disposizione".

L'appello

E per la presidente Gabriella Andraghetti la chiusura non può che essere con un appello: "Invito tutti i cittadini a partecipare, andare a fare la spesa, non importa quanto uno può donare ma è proprio il gesto che è importante. E' solo un giorno dei 365 in cui Banco Alimentare opera, perché noi cerchiamo di aiutare queste persone nel disagio per tutto l'anno".

 

Un sacchetto della spesa alla cassa del supermercato

 

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