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In consiglio regionale la seduta solenne. Ricordata la figura di Liana Millu che a causa delle Leggi Razziali perse il lavoro e divenne testimone di quella tragica storia
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di Andrea Popolano

Una seduta solenne del consiglio regionale per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e le persecuzioni nei lager nazisti avvenuto durante la seconda Guerra Mondiale. Nell’aula del Consiglio regionale Sandro Pertini a Genova si è svolta la seduta solenne dedicata al Giorno della Memoria. L’orazione ufficiale è stata tenuta da Chiara Dogliotti, storica dell’Ilsrec (Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea). L’assemblea ricorda tutti coloro che, durante il secondo conflitto mondiale, furono perseguitati sulla base di discriminazioni di origine razziale, religiosa e politica.

La Regione: "Ricordare per evitare che accada nuovamente"

La seduta è stata aperta da Stefano Balleari, presidente dell’assemblea legislativa. "Noi dobbiamo portare avanti la memoria di quello che è accaduto in modo che non accada nuovamente, è stato il punto più basso vissuto dal nostro Paese. Dal 2023 abbiamo visto una escalation di antisemitismo, queste ricordi possono sensibilizzare e aiutare per il futuro". E su Fratelli d'Italia di cui fa parte Balleari dice: "Proprio attraverso la presidente del Consiglio è arrivata una condanna senza se e senza ma di quello che sono state le leggi razziali".  

Il aula il ricordo di Liana Millu, giornalista e insegnante che a causa delle Leggi Razziali perse il lavoro

Dogliotti, ricercatrice presso l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, ha ricordato la figura di Liana Millu, giornalista pisana e insegnante in una scuola elementare di Livorno, a seguito delle Leggi Razziali del 1938 perde entrambi i posti di lavoro. Cade in una condizione di precarietà che, nel giugno del 1940 la porta a trasferirsi a Genova. È qui che, dopo l'8 settembre 1943, Liana diventa un membro attivo della Resistenza. Entrata nell'Organizzazione "Otto", l'insegnante ha il delicato compito di comunicare informazioni e codici operativi, soprattutto facendo la spola tra la Val D’Aveto e il Veneto. Il suo impegno è bloccato nel marzo del 1944, quando, a Venezia, viene arrestata e deportata ad Auschwitz. Liana Millu arriva a definire le vessazioni nei lager “in qualche modo meno crudeli di quelle stabilite dalle Leggi Razziali, perché i nemici erano lì evidenti e si comportavano da tali, non erano ‘fratelli’ pronti a pugnalarti alle spalle”. Durante la prigionia, viene inizialmente contaminata dal clima di paura e violenza, fino a rendersi protagonista di scontri con altre prigioniere. Dopo un’attenta riflessione, Liana riesce a far prevalere la ragione all’istinto e decide di ‘restare umana’. Riesce a sopravvivere e a tornare in Italia, ma la drammatica esperienza segna la sua esistenza. Autrice di memorie, romanzi e racconti, tra cui “Il fumo di Birkenau” del 1947, Liana Millu muore a Genova, il 6 febbraio del 2005. Dopo le relazioni la premiazione degli studenti di scuola media superiore vincitori della 17 esima edizione del concorso regionale “27 gennaio: Giorno della Memoria”, organizzato dal Consiglio regionale.

Cassibba (presidente Consiglio Genova): “Comprendere l’importanza di non dimenticare”

“Oggi durante la seduta solenne di Consiglio regionale dedicata al Giorno della Memoria ho avuto l’onore di premiare gli alunni del Liceo Marconi-Delpino, tra i vincitori della 17 esima edizione del concorso “27 gennaio: Giorno della Memoria. Un riconoscimento al loro impegno e alla loro sensibilità verso un tema fondamentale della nostra storia: l'Olocausto e le sue terribili conseguenze. La memoria è un pilastro su cui costruire un futuro migliore: questi ragazzi hanno dimostrato di aver compreso l'importanza di non dimenticare” così il presidente del Consiglio comunale alla conclusione della seduta solenne del Consiglio Regionale.

La deportazione degli ebrei da Genova

Era il 3 novembre del 1943 quando scattò la retata della sinagoga di Genova. Attirati con uno stratagemma al Tempio, diversi ebrei genovesi furono arrestati dalle SS e quindi portati a Marassi. Alcuni però si salvano, grazie all’allarme di una donna che, accortasi della trappola, facendo cenni dalla finestra al principio della via, riuscì ad avvisare i malcapitati di quanto stava succedendo. Nei giorni successivi gli arresti riguardano varie abitazioni di ebrei genovesi e coinvolgono anche le Riviere. Furono oltre cinquanta gli ebrei catturati nei primi giorni di novembre in Liguria. Il seguente primo dicembre vengono inviati a Milano, e da lì in treno ad Auschwitz. Di quel primo gruppo si salva solo Giuseppe Di Porto, ebreo romano che aveva cercato scampo a Genova, ma che in città fu catturato dai tedeschi. Complessivamente furono 261 gli ebrei genovesi deportati (più del 20% degli iscritti alla Comunità), alcuni catturati in città, altri mentre cercavano di raggiungere luoghi sicuri, come la Svizzera. Tornarono solo in venti.

Il calendario delle iniziative per il 'Giorno della Memoria'

Fino a sabato 1° marzo si terranno presentazioni di libri, incontri, conferenze, concerti, cerimonie di posa di pietre d'inciampo, proiezioni di film e documentari, performance teatrali, letture pubbliche e mostre, con un unico filo conduttore: non dimenticare gli orrori della Shoah e costruire una cultura collettiva della memoria di ciò che è stato e che non dovrà mai più ripetersi.

Dopo l’apertura delle celebrazioni con la toccante testimonianza, a Palazzo Tursi, del sopravvissuto genovese ai lager nazisti Gilberto Salmoni, lunedì 27 gennaio, alle ore 10.30, presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, si svolgerà la Cerimonia ufficiale con l’orazione di Alberto De Sanctis, professore dell’Università di Genova. Sono previste la consegna delle medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nel lager nazisti e destinati al lavoro coatto, e la premiazione delle scuole che hanno partecipato alla 23^ edizione del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”.
 
A Genova e Rapallo, a cura del Comitato Pietre d’Inciampo Città Metropolitana di Genova, ANED, Comune di Genova e Fondazione Fossoli, saranno posate complessivamente 4 pietre d’inciampo dedicate a Cesare Pompeo, martire genovese della Strage di Cibeno, Margherita ArtomGiacomo Cohen e Renato Cohen. A presiedere le cerimonie sarà Filippo Biolé, presidente ANED Genova e del Comitato Posa Pietre d’Inciampo Città Metropolitana di Genova.
 
Martedì 18 febbraio, al cinema Sivori di Salita Santa Caterina, la Comunità ebraica di Genova in collaborazione con il Centro culturale Primo Levi organizza, alla presenza del regista Ruggiero Gabbai, la proiezione del film-documentario “Il viaggio più lungo” dedicato alla storia della deportazione ad Auschwitz dell’intera popolazione ebraica di Rodi. Sempre al Sivori lunedì 27 gennaio, alle 21, la proiezione del film “La zona di interesse” a cura dell’Università di Genova. Giovedì 30 gennaio, alle ore 15.30 presso la sala consiliare della Città Metropolitana di Genova, la professoressa Chiara Dogliotti terrà la conferenza “La persecuzione anti-ebraica a Genova”, a cura di ILSREC – Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea in collaborazione con ANED Genova e Ufficio Scolastico Regionale. Stessa sede, orario e team organizzativo, ma con l’aggiunta di ANPI, giovedì 6 febbraio per la conferenza di Irene Guerrini e Marco Pluviano “Repressione del conflitto sociale, spoliazione delle risorse, coazione al lavoro e deportazione politica nel quadro dello sfruttamento della manodopera per l’economia di guerra nazionalsocialista”.
 
A partire da lunedì 27 gennaio, a cura e sul sito internet dell’Archivio di Stato di Genova, si potrà visitare virtualmente la mostra documentaria “Dalle leggi razziali all’Olocausto. Genova, 1938-1945”: una selezione dei documenti conservati dall’Archivio di Stato di Genova illustra la realtà dell’antisemitismo attraverso vicende personali e situazioni concrete che si verificarono nel territorio genovese dal 1938 al 1945.
Domenica 16 febbraio alle 17.45, presso La Claque – Teatro della Tosse, la Comunità ebraica di Genova organizza il “Concerto per la Memoria” – Dal Medio Oriente al Maghreb: concerto di musiche sefardite con il NefEsh Trio (Daniele Davide Parziani, Manuel Buda, Davide Tedesco).
Le celebrazioni del Giorno della Memoria si concluderanno sabato 1° marzo nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale alle 20.00 con il Concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, organizzato da ANED Genova, ILSREC, Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, GOG, Fondazione Palazzo Ducale e Accademia di Belle Arti Statale Ligustica.

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