CARASCO - Scene come questa, soprattutto nelle città più piccole dove c’è poca scelta, sono ormai all’ordine del giorno: code ai benzinai nettamente più convenienti (e sono pochissimi), come in questo caso, quello del distributore dell'Ipercoop di Carasco, dove benzina e gasolio sono allo stesso prezzo a 1 euro e 995, (questa è un’altra curiosità di questa situazione di impennata dei prezzi, laddove il gasolio è sempre invece costato meno della benzina, e parecchio). Qui, nel fine settimana, i carburanti erano ancora sotto i 2 euro, mentre in media alle altre pompe superavano di gran lunga questa cifra, attestandosi su 2,2, 2,3 euro, per passare anche a 2,4 e oltre nell’entroterra.
Inevitabile dunque che in molti abbiano deciso di andare a fare rifornimento, anche con taniche, temendo un’ulteriore risalita. La coda è arrivata, in certi momenti della giornata, fino alla strada principale, nonostante l’elevato numero di pompe disponibili. Uno degli effetti del conflitto in Ucraina, che tutti pagano di tasca propria, anche se il governo ha dichiarato che si tratta di speculazioni ingiustificate e i consumatori si preparano a denunce. Ma intanto, a farne le spese, sono gli utenti.
IL COMMENTO
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