"La guerra inizia a Genova. Tutte le guerre passano dai porti": questo lo slogan della manifestazione "per la pace e contro le armi nel porto" organizzata per sabato 2 aprile a partire dalle 15 in piazza San Lorenzo. Hanno aderito Pax Christi, Calp, Tavolo Giustizia e solidarietà di Genova, Acli, Agesci, Arci, Genova aperta alla pace, Società Missioni Africane.
Interverranno l'arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca, il vescovo di Savona Calogero Marino, rappresentanti del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (Calp), don Renato Sacco di Pax Christi, Carlo Tombola di Weapon Watch, Carlo Cefaloni di Economia Disarmata.
Dopo gli interventi dei relatori si terrà un corteo con le bandiere arcobaleno verso il Porto Antico, con tappa a Palazzo San Giorgio per la consegna all'Autorità Portuale di un appello-denuncia per chiedere "trasparenza sui carichi di armamenti e divieto di transito alle "navi della morte"".
"La guerra - ha affermato don Renato Sacco di Pax Christi - solleva a tutti noi un problema di coscienza. Non possiamo avere, di fronte alla guerra, un clima da divano e da stadio secondo il quale o si è a favore della guerra o si è alleati di Putin. La guerra non ha bisogno di tifosi come nello sport. Come Pax Christi siamo contrari all'invio di armi agli ucraini, che diventano solamente carne da macello, mentre noi stiamo sul divano di casa, a guardare la TV, pronti a cambiare canale. Noi non siamo equidistanti - ha concluso Sacco - ma stiamo dalla parte delle vittime, contro la guerra".
IL COMMENTO
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