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La decisione dei giudici accolta come una liberazione dai familiari delle vittime: "Sarà fatta giustizia"
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di Michele Varì

GENOVA -Il processo Morandi andrà avanti: lo ha deciso il collegio dei giudici presieduto da Paolo Lepri che ha respinto le eccezioni presentare dalle difese degli imputati che avrebbero annullato i due incidenti probatori e fatto ripartire il processo quasi dall'inizio.

La decisione è stata comunicata all'inizio dell'udienza di oggi slittata dalle nove alle dieci ed è stata accolta come una liberazione dai familiari delle 43 vittime rappresentati nella tensostruttura da Marcello Bellasio ed Emmanuel Diaz: "E' una decisione importante perché consente di andare avanti senza perdere altro tempo, crediamo che potremo arrivare ad avere giustizia" hanno detto i familiari.

Bellasio alla fine dell'udienza, mentre i tre giudici uscivano dalla tensostruttura, si è avvicinato ai due pm, Massimo Terrile e Walter Cotugno che occupavano i primi posti dell'aula per esprimere la sua grande soddisfazione e stima per la qualità e la mole delle indagini.

Ora il processo si ferma per riprendere dopo le festività di inizio novembre con la richiesta delle prove il 7 novembre. In quella data si procederà dunque con la convocazione dei testi che saranno sentiti nel dibattimento. Il calendario dovrebbe essere reso pubblico proprio il 7 novembre. Saranno centinaia i testimoni presentati da pm e difese.

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