GENOVA - Nuova vita per l'acquedotto storico di Genova con tavoli tecnici che si riuniranno ogni settimana, un manuale che guidi gli interventi di manutenzione, un'indagine sulla documentazione esistente e l'elaborazione di un piano di comunicazione che valorizzi la conoscenza e la fruizione dell'antica struttura.
Sono alcuni obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto tra il Comune di Genova, il segretariato regionale del ministero della Cultura per la Liguria e la soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana. Tra le notizie emerse, la conferma di 2 milioni di finanziamento già stanziati dal Mic per migliorare la percorribilità del tratto tra via Delle Ginestre e Molassana, e altri 2 milioni in mano al segretariato per altri progetti tra cui, in collaborazione con l'Università di Genova, la redazione di un manuale tecnico e l'approfondimento della conoscenza dell'acquedotto.
Tra i progetti possibili in futuro sia la percorribilità dell'intera rete storica, 28 km dal centro città alla Val Bisagno, sia la sistemazione della cosiddetta Galleria della rovinata, progettata dall'architetto Carlo Barabino e realizzata tra il 1826 e il 1830, in modo da renderla sicura e accessibile anche a persone con disabilità.
"Il recupero e la valorizzazione dell'antico tracciato dell'acquedotto storico è da sempre un obiettivo della nostra amministrazione - dice l'assessore al bilancio e lavori pubblici Pietro Piciocchi - l'acquedotto è un monumento itinerante che vogliamo far diventare una delle principali attrazioni turistiche del Genovesato insieme al circuito dei Forti".
Anche il consigliere delegato per le vallate Alessio Bevilacqua sottolinea che "l'acquedotto storico deve diventare a tutti gli effetti una meta". Alla firma dell'intesa anche il segretario regionale del MiC Manuela Salvitti che definisce quelli compiuti "dei primi passi importanti per attivare azioni dirette a promuovere la conoscenza dell'acquedotto storico e la sua fruizione anche da diversamente abili". Per la soprintendente Cristina Bartolini "il protocollo d'intesa rappresenta un importante strumento di condivisionetra istituzioni che permette, uno sviluppo condiviso dei progetti per la tutela del patrimonio culturale".
Il sindaco Bucci ha detto: "Un monumento storico che merita di tornare all'antico splendore e che diventerà una delle principali attrazioni turistiche del Genovesato insieme al circuito dei Forti".
IL COMMENTO
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