GENOVA - Passo in avanti per il progetto dello skymetro in Val Bisagno a Genova. Si è infatti chiusa la gara per il completamento del “progetto di fattibilità tecnico economico” e per la successiva implementazione del “progetto definitivo” finanziato dal ministero della Mobilità sostenibile.
La tratta Brignole – Molassana con 6,7 km di infrastruttura leggera di prolungamento metropolitano verrà progettata dal raggruppamento di imprese guidato da Systra Sotecni Spa, con Italferr Spa e Architecna Engineering Spa, che è risultata prima classificata con un ribasso del 38,5%.
"La progettazione iniziale - spiega l’assessore ai Trasporti e mobilità integrata del Comune di Genova Matteo Campora - è la parte più delicata di ogni commessa, perché è in questa fase che sono studiate le soluzioni tecniche del progetto e si gettano le basi per quelle che saranno le soluzioni che dovranno essere implementate nelle fasi successive".
E i tempi? E' ancora l'assessore del Comune di Genova Campora a fare chiarezza: "L'obiettivo è iniziare i lavori nel 2023 e finire nel 2026-2027". Mentre nei prossimi due mesi è previsto lo sviluppo e la conclusione del “progetto di fattibilità tecnico economico” con l’approvazione da parte degli organi competenti, seguita da una seconda fase, lunga quattro mesi, per la preparazione del “progetto definitivo” che sarà la base per la successiva fase di “progetto esecutivo” e dei lavori. Dunque entro sei mesi sarà pronto il progetto definitivo con il tracciato e le specifiche tecniche.
Intanto a Palazzo Tursi nascerà una commissione ad hoc che avrà il compito di studiare nel dettaglio il progetto ed evidenziare eventuali criticità e trovare soluzioni. La mozione presentata dal consigliere del M5s Fabio Ceraudo è stata approvata da tutto il consiglio comunale all'unanimità nell'ultima seduta a Palazzo Tursi. "L'obiettivo è condividere il tema sia a livello comunale che con i comitati di cittadini. Da parte nostra non c'è una contrarietà a prescindere ma la necessità di condividere e coinvolgere la cittadinanza" spiega Ceraudo.
In questi mesi sono nati anche due diversi comitati di cittadini. Uno favorevole all'opera: "comitato si skymetro valbisagno' che spinge per la realizzazione sottolineandone la necessità e gli aspetti positivi e uno contrario: 'Opposizione Skymetro - Val Bisagno Sostenibile' che invece sta promuovendo incontri con la cittadinanza e raccolte firme per fermare la realizzazione dello skymetro ritenuto invasivo. Su questo punto l'assessore del Comune è chiaro e apre le porte: "Faremo commissioni consigliari e incontri con i municipi. Siamo aperti a tutti" spiega Campora. L'obiettivo dunque è ascoltare tutti per capire e superare criticità.
L'opera nelle intenzioni del comune collegherà in una prima fase Brignole con Molassana attraverso dei fondi già messi a disposizione dal ministero attraverso il piano per il finanziamento del trasporto rapido di massa. Si parla di 400 milioni di euro che serviranno a coprire i costi dell'opera. Poi esiste tutta un'altra parte legata al prolungamento dell'opera fino a Prato così come richiesto da una serie di sindaci dei comuni vicini per permettere a più persone di usufruire di quello che sarà il nuovo collegamento. "Abbiamo fatto fare una progettazione preliminare per il prolungamento da Ponte Fleming fino a Prato. Questo sarà lo strumento da presentare nel 2023 per ottenere il finanziamento" aggiunge Campora.
Dal M5s è sottolineata la necessità, oltre che di ascoltare tutte le voci sia pro che contro, anche quella di scegliere il progetto più adatto per i cittadini della Val Bisagno. "Nel tempo sono state fatte diverse ipotesi - spiega ancora Ceraudo -. A noi interessa aprire un dibattito con esperti e tecnici per superare i dubbi. Bisogna capire la progettualità e il suo impatto sul territorio. L'obiettivo deve essere quello di evitare di creare ecomostri come fatto negli anni Settanta-Ottanta che sono ancora lì a ricordarcelo". E da questo punto il Comune mostra apertura con gli incontri già annunciati con municipi e cittadini.
«La progettazione iniziale- spiega l’assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione ecologica Matteo Campora- è la parte più delicata di ogni commessa, perché è in questa fase che sono studiate le soluzioni tecniche del progetto e si gettano le basi per quelle che saranno le soluzioni che dovranno essere implementate nelle fasi successive».
Le tempistiche prevedono 2 mesi per lo sviluppo e la conclusione del “Progetto di Fattibilità Tecnico Economico” con l’approvazione da parte degli organi competenti, seguita da una seconda fase, lunga 4 mesi, per la preparazione del “Progetto Definitivo” che sarà la base per la successiva fase di “Progetto Esecutivo” e dei lavori.
I tecnici saranno coadiuvati nella gestione della commessa dagli esperti di Rina – MM a cui è invece demandato l’incarico di Project Management e Direzione Lavori per un controllo efficace del progetto sotto tutti i punti di vista (qualità, sicurezza, rispetto dei costi e del cronoprogramma di intervento).
L'assessore Matteo Campora ricorda inoltre che «questa importante opera strutturale va a collocarsi in un programma complessivo di interventi di mobilità che andranno, in ambito metropolitano, ad aumentare l'attuale linea e i prolungamenti già finanziati ed in corso, con i tratti di infrastrutture fino a Fiumara e a San Martino, e in Valbisagno il prolungamento Molassana – Prato, il cui studio preliminare di Fattibilità è già stato terminato dalla società Inarpro. Inoltre- conclude l’Assessore- al fine di attuare un processo partecipativo sarà avviato un iter di condivisione e confronto con tutti i municipi».
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più