GENOVA -Una squadra di polizia giudiziaria dedicata esclusivamente a scovare i cosiddetti furbetti del 'reddito di cittadinanza' chi cioè percepisce il reddito introdotto dal Movimento cinque stelle senza averne diritto. Il gruppo specializzato è stato organizzato all'interno della procura di Genova. A farne parte sono due finanzieri che hanno il compito di recuperare le somme erogate dallo stato a chi in realtà non sono dovute. A coordinare la sezione è il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, che guida il gruppo reati contro la pubblica amministrazione.
In Liguria nel 2022 sono stati 881 i nuclei a cui è stato revocato il diritto mentre sono 4.790 quelli decaduti dal diritto. In tutta la regione sono 17.454 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza (dato settembre 2022). A Genova sono 9.618 e vede coinvolte 17.339 persone che percepiscono una media di 526 euro al mese. Mentre a Imperia i nuclei a cui è concesso il reddito sono 3.132, alla Spezia 1.803 e a Savona 2.901. A Imperia la media percepita è la più alta di tutto il Nord Italia con 579,4 euro. Genova si trova al dodicesimo posto (nel Nord Italia) dietro Vercelli, Alessandria, Torino, Asti, Novara, Cuneo, Varese e Lodi.
In tutto il 2022 in Liguria sono state 59.152 le persone facenti parte di un nucleo familiare che hanno percepito le misure di sostegno (reddito o pensione di cittadinanza). La Liguria fa registrare anche il dato più alto nel Nord Italia per tasso di inclusione: in poche parole su mille abitanti 47 percepiscono il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza. Tutte le altre regioni del Nord fanno registrare valori minori. Il Piemonte 46 ogni mille, la Lombardia 33 ogni mille, l'Emilia Romagna 27 ogni mille, la Valle d'Aosta 25 ogni mille, il Friuli Venezia Giulia 24 ogni mille, il Trentino Alto Adige 14 ogni mille abitanti.
In poco più di due anni, dal 2020 ai primi due mesi del 2022, i casi di 'furbetti' del reddito di cittadinanza a Genova è aumentato di quattro volte. Come riporta l'Ansa dagli 83 fascicoli di due anni fa si è passati ai 324 del 2021. Il pool di magistrati ha così deciso di contestare non soltanto il reato di falso in autocertificazione ma anche la truffa ai danni dello Stato a chi ha percepito il reddito senza averne i requisiti. Nella maggior parte dei casi ad avere usufruito indebitamente del reddito sono stati stranieri che non avevano il requisito dei 10 anni di residenza in Italia ma anche italiani con carichi penali pendenti.
Il compito dei due finanzieri è quello di raccogliere tutte le denunce presentate dall'Inps e dalle forze di polizia per le erogazioni non dovute che superano i 4000 euro viene chiesto il sequestro della somma. Sequestri poi accordati dai giudici delle indagini preliminari. Non sempre è però possibile recuperare le cifre. Il primo risultato tangibile è comunque il blocco delle erogazioni da parte dell'Istituto nazionale di previdenza.
Intanto il governo Meloni nella legge di Bilancio taglia la misura, ma non la cancella. Le previsioni parlano di un risparmio pari a 734 milioni per il 2023m circa 8 miliardi in meno. A partire dal 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni definite occupabili ma che non hanno nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età, è riconosciuto il reddito nel limite massimo per 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili.
IL COMMENTO
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