LIGURIA - Anche la Liguria tra le terre di conquista delle ecomafie, le operazioni della criminalità organizzata che hanno impatti devastanti sul territorio e, soprattutto, sull'ambiente. Edilizia abusiva, smaltimento scorretto dei rifiuti, illeciti e traffico di animali esotici: questi solo alcuni dei reati elencati nel report di Legambiente presentato oggi a Roma. Genova indossa la maglia nera risultando la seconda provincia del Nord con il maggior numero di illeciti.
Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzioni, ma la Liguria spicca nella parte alta della cartina: dopo la Lombardia che conclude il 2021 con 1821 reati, circa il 6% del totale nazionale, la Liguria ne registra ben 1228, un numero in crescita rispetto all'anno precedente e che fa scalare la regione di ben cinque posizioni facendola arrivare al nono posto in classifica.
Solo a Genova si sono registrati più di 500 reati: maglia nera per il capoluogo ligure, al 14esimo posto nella classifica provinciale, poco dopo Brescia, unica altra provincia del nord a guadagnarsi le prime 15 posizione.
Sempre alte anche le altre province, con Savona che si posiziona al 36esimo posto (224 reati, 0 arresti e 37 sequestri), due posti più in basso troviamo La Spezia (207, 182 denunce e 0 arresti), e al 40esimo Imperia con 202 reati, 191 denunce, l'unico arresto a livello regionale e 23 sequestri.
Nel 2021 sono stati commessi in media 84 reati ambientali al giorno, circa 3,5 ogni ora. Reati che non scendono sotto quota 30mila,. nonostante una lieve flessione: al primo posto ci sono quelli commessi nel ciclo illegale del cemento, il 31% del totale, mentre sono al palo gli abbattimenti degli abusi edilizi oggi al centro di dibattiti e polemiche dopo il disastro di Ischia, argomento molto sentito anche in Liguria.
Dal 2004 al 2021 sono state emesse oltre 57mila ordinanze di demolizione, ma appena il 32,9% di queste è stato eseguito. Al secondo posto ci sono i reati sui rifiuti e, al terzo, quelli contro la fauna.
Di fronte a questo quadro complessivo, c’è da dire che nel 2021, in tutta Italia, le forze dell'ordine hanno applicato per ben 878 volte i delitti contro l'ambiente (legge 68/2015). Sono 292 i beni posti sotto sequestro per un valore complessivo di oltre 227 milioni di euro. Il delitto in assoluto più contestato è quello di inquinamento ambientale, con 445 procedimenti penali, ma il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare è scattato per l’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, con 497 provvedimenti.