GENOVA - Un'impresa da non ripetere a casa - e nemmeno in metro, a meno di non essere atleti allenati - quella di due giovani che hanno sfidato la metropolitana di Genova. Anche nel capoluogo ligure è sbarcata la challenge "Race the tube", una vera e propria gara tra l'uomo e il mezzo di trasporto, una corsa per dimostrare di essere più veloci della ferrovia e arrivare per primi alla fermata successiva. L'idea è venuta al genovese Francesco Gallo e all'amico Samir Benaddi di Savona, entrambi due campioni di atletica leggera, che hanno deciso di raccogliere il testimone da chi aveva già ripetuto l'esperienza in altre città italiane ed europee. E così, usciti dal vagone della metro, dalla stazione di Piazza De Ferrari a quella di San Giorgio sono corsi tra lunghe scalinate, zig zag tra i pedoni in via San Lorenzo e poi ancora giù, arrivando al binario nell'esatto momento in cui lo stesso treno è arrivato a destinazione.
"Avevamo visto diversi video, prima di un giovane a Londra, poi altri a Parigi e a Milano: così abbiamo pensato di provare anche noi a Genova"
E bisogna di certo essere allenati per farcela, tra ripide salite, qualche scorciatoia e anche qualche salto tra ringhiere e tornelli. Ma il biglietto, assicurano, lo hanno pagato sia loro sia chi li ha aiutati nelle riprese. Se non che, nell'epoca dei social sembra che tutti se lo siano dimenticati, riprendere le stazioni e i vagoni della metro non è consentito perché può rappresentare un pericolo per la sicurezza, in quanto tutti i luoghi molto frequentati e sotterranei potrebbero essere obbiettivi sensibili. Una buona norma che è bene ricordare, anche se per i più giovani può sembrare strana vista la grande quantità di video che da Instagram a Tik Tok spopolano tra gente che canta e che balla.
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I due ragazzi a Primocanale ammettono che non sapevano di quella che è una consuetudine, derivante da un regio decreto in realtà poi abrogato l’8 maggio del 2010, ma comunque il filmato, girato con tre telecamere diverse, cerca di rispettare la privacy di tutti i passeggeri, cosa che in altri filmati non accade spesso. Per testimoniare di essere riusciti a scendere e salire sullo stesso treno, un 'complice' è rimasto a bordo riprendendo il viaggio sui binari, di certo più comodo, e certificando l'apertura delle porte su Francesco e Samir provati dallo sforzo, nonostante il grande allenamento. Un altro amico li ha seguiti di corsa, finché ha potuto, da Palazzo Ducale fino in fondo a Via San Lorenzo, mentre il resto del tragitto è stato documentato da una go pro indossata da uno dei corridori.
"Sono sei anni che ci alleniamo e facciamo atletica leggera per questo"
Scherza così Francesco, che racconta di come fortunatamente la sfida sia riuscita alla prima e di come le tre rampe di scale della stazione di Deffe siano state particolarmente impegnative. Ma questa è destinata ad essere la prima e ultima challenge, fatta per la gloria più che per la ricerca di likes e visualizzazioni, anche se il video in meno di 24 ore ha superato le 4 mila visualizzazioni. Del resto, per loro l'atletica è più di una grande passione, visti gli allenamenti in squadra e i campionati da affrontare.
Certo che i due hanno scelto la via più facile, approfittando del fatto che la metro fa una tappa intermedia alla stazione di Sarzano, stazione che "era troppo complessa da raggiungere di corsa perché ci sono troppe salite e troppe scale". Il percorso sotterraneo della metro che in 3 minuti va da Piazza De Ferrari a Palazzo San Giorgio, infatti, è più lungo rispetto a quello dei due ragazzi, ma diciamo che i complimenti se li sono meritati, anche per essere stati meno spericolati rispetto a questi londinesi che nel 2018 hanno fatto parkour per i tetti di Londra per arrivare prima dell'underground.
IL COMMENTO
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