Una invasione lungo tutte le coste genovesi negli ultimi giorni: è quella tipica della stagione delle "velelle", o barchette di San Pietro, piccole ma innocue meduse che spaventano i primi bagnanti e soprattutto infastidiscono per il loro odore. Al loro arrivo sull'arenile infatti si decompongono e rilasciano un olezzo poco apprezzato.
Le segnalazioni sono state molte. Ha pubblicato foto e informazioni per esempio il Municipio Levante genovese, mentre la Guardia costiera nella giornata di sabato è stata impegnata in una uscita in mare per andare a verificare una segnalazione: era stata avvistata infatti una macchia scura, a circa 200 metri dalla costa, davanti a corso Italia. Una volta giunta sul posto la motovedetta ha subito capito che si trattava proprio di velelle.
Le velelle sono una specie planctonica: queste piccole meduse galleggiano sulla superficie del mare e vengono trasportate dal vento (da qui il nome più romantico di barchette). Sono piccole (il loro diametro va dai due ai sette centimetri), e vivono nei mari caldi e puliti. Arrivano in Liguria infatti con il riscaldamento delle acque in primavera o inizio estate.
Tra le cause dell'aumento della loro presenza vi sarebbe anche la diminuzione dei loro predatori, che sono tipicamente le tartarughe marine. Anche se spaventano molto quando vengono avvistate, le velelle non sono pericolose per l'uomo: se entrano in contatto con la pelle infatti non causano pruriti o bruciori.
La Guardia costiera ieri è stata protagonista anche di una seconda uscita davanti al porto di Genova: quella per contrastare la pesca illegale e liberare una grossa rete che era stata posizionata davanti all'imboccatura di levante del porto, a circa 500 metri. Si trattava di una rete particolarmente estesa, di circa 400 metri, segnala la Guardia costiera stessa, che ha provveduto a sequestrare la rete, che causava pericolo per le imbarcazioni di passaggio.
(Foto: Facebook Municipio Levante)
IL COMMENTO
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