GENOVA - La pandemia ha fatto emergere il ruolo centrale dell'infermiere nella sanità italiana. Una professione che si è evoluta negli ultimi anni ma che oggi è poco attraente come alcune specialità mediche. Stipendi bassi e poca carriera spingono molti ad andare all'estero in particolare Gran Bretagna, Svizzera e Germania. Gli stranieri intanto nel nostro Paese sono 25mila. Del ruolo dell'infermiere e delle sue diverse peculiarità parleremo a partire dalle 21 in una nuova puntata di 'Tiziana&Cirone'.
Secondo le stime della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) in Italia mancano circa 70mila infermieri, in Liguria ne servirebbero 700 per garantire il turn over e a questi vanno aggiunti 500 infermieri di comunità e di famiglia che dovranno essere assunti entro il 2026 per realizzare le opere del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Tra il 2000 e il 2021, dicono i dati Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, si sono spostati all'estero circa 47 mila infermieri.
Una fuga dalle corsie che va avanti da anni ma si è intensificata dopo il Covid. L'Italia inizia a pensare ad accordi con altri paesi per risolvere i buchi di organico prima del 2026 quando - secondo il ministro della salute Orazio Schillaci - ci saranno 60mila infermieri in più. "Gli infermieri mancano in tutta Europa. Per questo stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua - spiega Schillaci - in quanto in Italia c'è un problema di organici". Per risolverlo, il ministro pensa ad esempio "all'India" che "ha già chiuso protocolli con il Giappone e gli Usa. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti".
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Nel 2026 in Italia saranno a disposizione 61.760 infermieri in più di oggi secondo quanto riferito dal ministro Schillaci. E se i medici, secondo i dati Ocse, sono 4 ogni 100mila abitanti, più della media europea, la vera emergenza è la capacità attrattiva del nostro sistema sanitario nazionale che deve offrire ai medici e agli infermieri prospettive di carriera e incentivi economici per arrestarne la fuga.
IL COMMENTO
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