LA SPEZIA - Nel mese di giugno i carabinieri hanno intensificato i controlli a cantieri edili ed esercizi commerciali della provincia volti a verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per contrastare il fenomeno del lavoro nero. Complessivamente sono state controllate dodici aziende, sei delle quali sono risultate irregolari: due per impiego di lavoratori in nero, due per violazioni delle norme sulla sicurezza e altre due per entrambi i motivi. Particolare attenzione è stata rivolta al settore edile, tuttora impegnato con le ristrutturazioni del cosiddetto bonus 110%: otto le aziende controllate, in tre sono stati trovati lavoratori in nero e il titolare è stato denunciato. In un caso, alcuni dei lavoratori erano anche irregolari sul territorio nazionale ed un datore di lavoro non aveva ottemperato al rispetto delle norme di sicurezza: aveva gli estintori non validi. L'attività ha portato al deferimento di cinque datori di lavoro, per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contestando la mancanza di formazione ed addestramento dei lavoratori, l'elaborazione del documento di valutazione dei rischi, per aver fatto effettuare lavori in quota senza misure per evitare le cadute. In cinque casi è stata disposta la sospensione dell'attività.
"È una fotografia molto importante per il nostro settore alla Spezia, ringraziamo i carabinieri per la loro attività che è importantissima per monitorare la situazione nei canteri: così si riesce a mettere un freno al fenomeno del dumping contrattuale garantendo la sicurezza dei lavoratori ed evitando la concorrenza sleale alle imprese che invece rispettano le regole". Così il segretario generale Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria dopo la notizia delle irregolarità riscontrate nei cantieri edili spezzini. "Sicuramente sta funzionando il Durc collegato alla Congruità di cantiere che ha l'obiettivo di contrastare il lavoro sommerso. Ma bisogna spingere ancora di più sui controlli attraverso maggiori risorse umane in tutta Italia, serve infatti l'assunzione di nuovo personale per aumentare i controlli nei canteri e ampliare la rete di chi opera per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro come ispettori, medici e operatori Asl, Inail e Inps. Le certezze possono arrivare solo attraverso una presenza fisica costante e continua come abbiamo verificato grazie al lavoro dei nostri rappresentanti della sicurezza territoriale. La formazione deve essere ancora più incisiva e soprattutto certificata dalla Scuola Edile", conclude Tafaria.
IL COMMENTO
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