GENOVA - "San Pier d'Arena. Da piccolo borgo a grande centro urbano. E ora quale nuovo modello di città?". È questo il titolo dell'incontro organizzato dal Gazzettino Sampierdarenese all'Auditorium del Centro Civico Buranello.
Una serata dove si è ripercorsa la storia di San Pier d'Arena, ma soprattutto si sono riproposte nuove idee per il futuro del quartiere. Temi strategici come infrastrutture, l'urbanistica, la rigenerazione urbana e il difficile e soprattutto in divenire rapporto tra porto e città.
"È stata una serata importante per Sampierdarena, prima di tutto per ricordare il grande impegno di Gianfranco Angusti per questo quartiere e poi anche per ragionare del futuro" ha detto il senatore del Partito Democratico Lorenzo Basso. "Questo è un quartiere importante, molto popolato, è un quartiere che sta affrontando anche momenti difficili e ha bisogno di progetti e di grande sostegno. Avrebbe bisogno di più attenzione da parte della amministrazione e di più risorse. Avrebbe bisogno, soprattutto, che si abbandonasse la folle idea di portare qua i depositi chimici".
Al centro anche la figura di Gianfranco Angusti, presidente dell'Associazione Officine Sampierdarenesi, storico leader della Filt, Cgil, genovese e nazionale e tra i padri del contratto Porti Italiani. Una serata anche in suo ricordo dopo la sua scomparsa l'8 settembre scorso, di un uomo che "ha lottato tutta la sua vita per difendere i valori di questa enorme parte della grande città di Genova".
"Gianfranco era un gigante e ha lasciato a noi, di Officine Sampierdarenese ma direi a tutta Sampierdarena, una grandissima eredità" ha detto la nuova presidente di Officine Sampierdarenesi, Barbara Barroero. "Essendo un gigante il vuoto che ha lasciato è enorme ma noi dobbiamo, proprio per rispetto nei suoi confronti, per rispetto di quello che è stato lui fino all'ultimo momento della sua vita, raccogliere quelli che sono i semi che lui ha lanciato e fare in modo che fruttifichino sulle nostre gambe".
"Sono stati riportati dei dati relativi alla situazione immobiliare, relativi alla vivibilità del quartiere e sulla percezione di quello che è il nostro quartiere. È stata una serata dove c'è stato anche un acceso dibattito politico, c'è questa divisione tra chi sostiene che ci siano ancora tante cose da fare e chi invece sostiene che gli stanziamenti per Sampierdarena ci siano e siano cospicui. Questa serata e credo che sia la prima serata di molte nei quali il tema sarà quello credo della rivalutazione e la riqualificazione del quartiere"
"C'erano molti cittadini, c'erano molti amministratori comunali e regionali e persino un senatore della Repubblica" racconta Stefano D'Oria, caporedattore del Gazzettino Sampierdarenese. Diciamo che la serata è stata bella, significativa. Abbiamo raccontato molte cose che riguardano il territorio: mi auguro di farne altre presto, come ci è stato consigliato anche dal vicesindaco Pietro Piciocchi, che ha partecipato e ha detto che vorrebbe ripetere dei convegni come è stato quello di questa sera".
"Avrei voluto una cosa meno politica, più cittadina e più civile, però purtroppo o per fortuna la politica ha sempre il sopravvento su tutto", continua D'Oria. "Diciamo che su Sampierdarena i problemi sono tanti e sembra anche difficile riuscire a risolverli, forse con queste riunioni che facciamo tutti assieme, dove si riesce a parlare, si può cercare di trovare una soluzione insieme all'amministrazione pubblica".
"Se anche il vice sindaco dice che bisogna fare altri incontri, vuol dire che c'è un'apertura anche da parte del Comune", conclude.
IL COMMENTO
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