GENOVA - Per la riapertura completa della Statale 586 all'altezza di Rezzoaglio dopo la frana di lunedì serviranno alcuni mesi: lo ha confermato l'assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone. "Bisogna fare un intervento strutturale - spiega Giampedrone - ma prima serve che smetta di piovere e poi fare un'indagine geologica che Anas ha già incaricato per capire quali siano gli interventi strutturali, immagino muri di contenimento, interventi in parete, e questo avrà bisogno di mesi di tempo per essere rimesso in campo, ovviamente con mesi di senso unico alternato che è un disagio ma meglio di una strada chiusa".
Per quanto riguarda il passo della Scoglina invece "abbiamo interloquito con città metropolitana, ha una proiezione di riapertura di una decina di giorni - dichiara l'assessore -. Il vantaggio è che non si isolano interi paesi come nel caso di Rezzoaglio, non ci rende tranquilli ma consente una programmazione di qualche giorno in più". Sui terreni del levante della nostra regione si sono riversati una media di 500 millimetri d'acqua in tre settimane, una cifra molto alta che nelle valli Aveto, Trebbia e Magra ha raggiunto anche i 700 millimetri.
A preoccupare nelle giornate di oggi e domani saranno il forte vento e una mareggiata "che si annuncia molto importante con onde anche di sei metri - dichiara -. Le conseguenze della mareggiata potrebbero essere significative, chiedo massima prudenza da parte di tutti. Meteo France è in allerta arancione, bisogna fare attenzione. Onde di 6 metri vuol dire che bisognerà fare grande attenzione e bisogna mantenerla alta anche dopo la fine dell'allerta perché il mare continuerà a fare il suo corso". In particolare Francesca Giannoni di Arpal ha segnalato che oltre all'altezza delle onde la forza del mare è rappresentata anche dalla 'distanza tra le creste', ovvero la distanza temporale che intercorre tra un'onda e l'altra che sarà di circa 10 secondi: "L'impatto sulle strutture sarà molto significativo" ha spiegato.
IL COMMENTO
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