GENOVA - Il Tar della Liguria con sentenza ha giudicato inammissibile il ricorso del 2021 presentato da associazioni di tutela dei consumatori contro il Comune di Genova sulle multe con le telecamere ai semafori del tipo T-red.
I consumatori avevano chiesto al Tar di annullare le sanzioni del Comune alle migliaia di persone che le avevano pagate dopo essere stati filmati dagli occhi elettronici mentre alla guida dei veicoli si spostavano irregolarmente tre le corsie della città. I consumatori lamentavano che l'indirizzo fornito dalla giunta comunale per l'annullamento in autotutela abbia riguardato soltanto la irrogazione della sanzione accessoria della decurtazione dei punti della patente, ma non la sanzione pecuniaria principale.
Sei associazioni di consumatori e sette cittadini genovesi avevano agito nei confronti del Comune di Genova per l'annullamento della delibera della Giunta Comunale di Genova del marzo 2021, avente ad oggetto "Linee guida in materia di procedure sanzionatorie a seguito di rilevazione automatica del sistema T-RED per violazione delle corsie di canalizzazione, nella parte in cui esclude l'applicazione delle linee guida alla sanzione principale pecuniaria".
"A seguito dell'installazione degli apparecchi la Polizia Locale aveva dato indicazioni alla cittadinanza circa il fatto che l'errata canalizzazione non sarebbe stata sanzionata - avevano sostenuto le associazioni dei consumatori - La direzione del Corpo della Polizia Locale di Genova avviava la procedura di annullamento in autotutela dei verbali non ancora notificati e dei verbali per i quali i cittadini sanzionati non avessero ancora effettuato il pagamento in misura ridotta ovvero non fosse ancora decorso il termine di 60 giorni per proporre ricorso al Prefetto".
"Tuttavia la procedura di annullamento in autotutela non è stata avviata per i cittadini che avevano pagato la sanzione pecuniaria o che non avevano impugnato nei termini la sanzione. Con la deliberazione impugnata, il Comune ha fornito alla direzione Corpo della Polizia Locale l'indirizzo di adottare le misure necessarie per evitare disparità di trattamento nei confronti dei cittadini sanzionati per "errata canalizzazione. L'indirizzo fornito dalla giunta per l'annullamento in autotutela ha riguardato soltanto l'irrogazione della sanzione accessoria della decurtazione dei punti della patente, ma non la sanzione pecuniaria principale".
IL COMMENTO
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