GENOVA - Oggi alle ore 17:30 al Teatro Gustavo Modena, in piazza Gustavo Modena 3, a Genova si terrà la presentazione della nuova edizione, riveduta e ampliata, dopo 25 anni, del libro “Vangelo in periferia” a cura di Mario Marazziti sul tema chiave del rapporto fra Chiesa e periferie della società.
Insieme a Mario Marazziti, curatore del libro, ma anche uno tra i primi membri di Sant’Egidio a Roma. Giornalista e scrittore, autore di diversi libri, è stato per anni editorialista per il Corriere della Sera, Avvenire, Famiglia Cristiana, Huffington Post e portavoce della Comunità di Sant'Egidio dialogheranno Massimo Naro, teologo di fama, docente presso la Facoltà teologica di Sicilia; Luca Borzani, storico e pubblicista, figura importante dell’amministrazione e della cultura genovesi, da sempre un attento osservatore della città e dei mutamenti sociali e Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Liguria, guida da sempre la Comunità a Genova ed è una figura di riferimento per la Chiesa e la società nella nostra città
Periferia "è una frontiera da osare, rischiando fallimenti, delusioni: è quella frontiera che abbiamo cercato quando non ci siamo più accontentati di ridurre il nostro annuncio alla scuola, ma l’abbiamo misurato sulla realtà del quartiere, perché sempre più parte di noi e della nostra città" scrivevano nel 1973 i fondatori di quella che avrebbe preso, da allora, il nome di Comunità di Sant’Egidio. La nuova edizione di questo Vangelo in periferia, rivisitando alcuni testi espressivi di un modo di comunicare il Vangelo a persone considerate “lontane”, è un contributo non occasionale su un tema-chiave come il rapporto tra Chiesa e mondo operaio prima, e poi Chiesa e nuove periferie della società. È la parabola di una Chiesa “in missione”, al centro del pontificato di Francesco, su cui fa luce l’ampio saggio introduttivo di Mario Marazziti attraverso una riflessione storico-ecclesiologica. Catechesi molto dirette, fedeli ai testi biblici, riguardanti la vita quotidiana di donne, ragazzi, uomini che sopportano lavoro precario e fatica, bisognosi di punti di riferimento: la Chiesa e la Bibbia possono essere centro della vita e antidoto allo spaesamento.
È questa l’intuizione che sta alla base della Comunità di Sant’Egidio: la rivoluzione biblica, il Vangelo e la Bibbia per tutti, nessuno escluso. Una proposta di cristianesimo popolare e comunitario, che ha lo stile di un’autentica “antropologia dialogica” capace di creare ponti tra le periferie urbane e umane, le “periferie esistenziali” del nostro tempo.
A Genova Sant’Egidio è presente dal 1976 e ha preso l’avvio proprio in periferia, nel quartiere di Bolzaneto, grazie al lavoro di Andrea Chiappori, Maurizio Scala e tanti altri. Oggi è presente in tante periferie: i quartieri popolari, le carceri, ma anche periferie esistenziali come il mondo degli anziani, dei giovani, dei disabili, dei migranti
IL COMMENTO
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