GENOVA - “Giusto così, però con le palanche almeno rifate le strade”. I genovesi hanno accolto più o meno positivamente l’introduzione del nuovo tutor in corso Europa tra via Mendoza e Passo Pio Parma che da questo lunedì entra ufficialmente in funzione. Sanzione automatica per chi non rispetta il limite. Ma la richiesta che arriva dai genovesi destinata a palazzo Tursi è di non usare il sistema 'solo 'fare cassa' ma per sistemare le strade lungo la viabilità cittadina.
Multe salate per chi non rispetta il limite dei 60 km/h da lunedì in corso Europa. La strada tracciata è quella della sicurezza seguendo quanto fatto sulla Sopraelevata dove il numero di incidenti gravi dal 2012 (anno dell’introduzione del tutor) ad oggi si è quasi azzerato. Da lunedì 22 novembre tutor attivo in Lungomare Canepa e controllerà la velocità media dei veicoli su tutta la lunghezza della strada. Qui il limite di velocità imposto è 70 km/h.
C'è tra i cittadini chi chiede che 'oltre ai tutor di mettere anche più vigili in giro per le auto in doppia fila", altro problema che attanaglia la viabilità cittadina e contribuisce a rallentare il traffico. C'è poi chi tra gli automobilisti e motociclisti genovesi protesta per l'introduzione del nuovo sistema di controllo della velocità. Nel tempo soprattutto in corso Europa il numero di incidenti anche con esito mortale è stato alto, all'orizzonte anche la possibilità di estendere in futuro il tratto di strada controllato dal tutor. Genova nelle classifiche è una delle città più insicure per numero di incidenti. In Italia è al secondo posto dietro alla sola Bergamo nella graduatoria che ha preso a riferimento i dati Istat del 2020 e che tiene in considerazione il numero di sinistri ogni mille abitanti. Il Comune ha già ricordato che i proventi derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità saranno destinati a finanziare interventi per la sicurezza delle strade più pericolose della città.
La polizia locale di Genova ricorda che “dal valore rilevato della velocità media, come prescritto dall'Art. 345 comma 2° del DPR 16 dicembre 1992 n° 495, sarà applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h, in tale riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale. Ovviamente i dispostivi sono stati oggetto di taratura e verifica di funzionalità come stabilito dalla normativa emanata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti".
IL COMMENTO
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