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di a.p.
SANREMO - Venerdì scorso nel carcere Valle Armea di Sanremo si è verificata una protesta da parte di circa 50 detenuti con incendi e momenti di tensione. Solo l'intervento degli agenti della polizia penitenziaria, richiamati in piena notte, ha permesso di riportare la tranquillità all'interno della struttura detentiva.
 
Fabio Pagani, segretario Uilpa polizia penitenziaria, sottolinea la necessità di una task force e attacca la decisione arrivata dal provveditore di inviare agenti non nel carcere di Valle Armea ma in quello di Chiavari: "Nel frattempo apprendiamo che l’amministrazione penitenziaria anziché mandare unità di Polizia penitenziaria in supporto a Sanremo, istituto con 275 detenuti presenti e alle prese con eventi critici anche di grave entità, ha deciso di inviare sabato mattina, per un’operazione di servizio, più di 30 Poliziotti penitenziari nella struttura di Chiavari, una Casa di Reclusione con 65 detenuti presenti, un Carcere trattamentale che dovrebbe offrire lavoro e reinserimento a tutti i detenuti. Forse il provveditore avrebbe dovuto invertire immediatamente la rotta, inviando la Task Force a Sanremo, dove ad oggi sono ancora presenti i 5 detenuti responsabili della devastazione".
 
La Uilpa attacca: "Siamo al fallimento dell’amministrazione penitenziaria, basti pensare alla nota con la quale la direzione generale del personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha avviato la procedura di selezione del personale, 45 poliziotti penitenziari, da inviare in servizio di missione internazionale nel territorio di Gjader, in Albania, fra cui un dirigente, per una struttura che potrà contenere al massimo 20 migranti quando in Italia non di rado nel turno notturno si contano 7-8 agenti a sorvegliare, come a Sanremo 275 detenuti, sono un pugno nello stomaco a chi non fruisce di riposi, congedi e viene sottoposto a turnazioni massacranti" conclude Pagani.