GENOVA - Il clima torrido che si respira in città e in tutta la Regione non aiuta il mondo dell'edilizia. È questa la sintesi che arriva dalla Filca Cisl Liguria che controlla, passo dopo passo, che le imprese rispettino il protocollo di 'Salute e Sicurezza' firmato all'inizio dell'estate in Prefettura, al quale si aggiunge il decreto emanato dalla Regione. "I lavoratori devono essere in salute e sicurezza, perché il rischio che si facciano male è molto alto - spiega a Primocanale il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria -. Girando nei cantieri stiamo vigilando su cosa accade all'interno e abbiamo notato come alcune aziende si siano già attivate rimodulando le giornate di lavoro, iniziando alle 6 della mattina e terminando alle 12, soprattutto per chi lavora sui tetti e sulle strade, mentre le lavorazioni interne proseguono, grazie in alcuni casi anche all'ausilio dell'aria condizionata, con micro pause con acqua e sali minerali".
Una sufficienza, al momento, quella conquistata dai datori di lavoro, che sul territorio di Genova ma anche su quello regionale, cercano di rispettare le regole in tema di caldo e sicurezza sul lavoro. "I coordinatori sindacali chiedono di bloccare i cantieri dalle 12 in poi, un'iniziativa che sta funzionando, ma laddove non si riesca si sta lavorando con organi competenti per denunciare i datori di lavoro perché non vengono rispettate le regole" spiega Andrea Tafaria. L'obiettivo - quindi - è quello di vigilare giorno per giorno, per evitare che crescano malesseri creati dal caldo.
Tafari, c'è poi il tema della sicurezza, tra incidenti e morti sul lavoro. Qual è la situazione oggi? È migliorata?
"Non è migliorata per niente, il caldo non aiuta e a livello nazionale gli incidenti sono aumentati del 17%, noi come Filca Cisl Liguria - in contemporanea con il 28 aprile, la giornata mondiale della sicurezza - abbiamo lanciato una campagna in tutti i cantieri, partita da Genova e per tutta la Liguria con un camion vela e con lo slogan 'rimani agganciato alla vita'". La Filca Cisl Liguria sollecita tutti gli operai a pretendere sicurezza e di autorizzarla sempre. A questo si è aggiunto anche un numero verde gratuito che rispetti la privacy. "Senza sicurezza non può esserci lavoro, questo è il nostro monito. Il lavoro è un diritto e un orgoglio, dev'essere la nostra storia e non può farci del male. Per questo giriamo per i cantieri proprio per incentivare la sicurezza, e lo facciamo con i nostri delegati" ha ribadito il segretario generale della Filca Cisl Liguria.
Gli incidenti a livello nazionale sono cresciuti del 17%, qual è il dato ligure?
"Dopo l'ultima morte a Savona dell'anno scorso, c'è stato un aumento del 2-3% rispetto al 2023, in tutta la Liguria".
Tafaria, affrontiamo un ultimo tema, quello delle ristrutturazioni e del superbonus 110%. I posti di lavoro si sono incrementati ma con la fine del bonus qual è il rischio?
"Non si può negare che il superbonus abbia dato tantissimo, siamo ritornati ai livelli del 2008/2009, alla fase prima della crisi economica con 13 mila edili. Sono aumentati i lavoratori, le imprese, le ore lavorate e la massa salari. Adesso però sta scemando il superbonus soprattutto perché tante aziende che facevano i cappotti stanno andando via, in particolare per i condomini. Stiamo lavorando con la scuola edile, professionalizzando le maestranze che mancano da finanziare con i fondi del Pnrr che stanno già iniziando i lavori e riqualificando anche per le infrastrutture, dal terzo valico all'Aurelia Bis di Savona e Imperia, facendoli lavorare nei cantieri che sono aperti. Il nostro settore si deve stabilizzare, il lavoratore edile genera altre tre posti dell'indotto. Dobbiamo cercare di stabilizzare il settore, le opere del Pnrr finiscono come il superbonus e con l'edilizia green si può aprire una nuova fase. Si dovranno lavorare altri tipi di materiali e non ci sarà più la cementificazione di una volta, bisogna avvicinare i giovani, anche per rispettare l'ambiente, il paese e il mondo".
IL COMMENTO
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