È arrivato il disco verde per le concessioni balneari, che vengono prolungate fino al 2027: le gare dovranno essere bandite entro il giugno precedente e chi subentra dovrà pagare un indennizzo a chi lascia e assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori. Il caso 'balneari' ha trovato una risoluzione. E il Cdm approva il decreto che è frutto di una serie di confronti ed equilibri.
"La collaborazione tra Roma e Bruxelles - sottolinea Palazzo Chigi - ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione". Subito arriva l'eco da Bruxelles che commenta positivamente la riforma e gli "scambi costruttivi" ma soprattutto sottolinea che si tratta di "una soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copre tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni".
La questione concessioni è ora inserita nel decreto infrazioni approvato dal CdM che, spiega Palazzo Chigi, consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso di EU Pilot: si va dalla riduzione dei tempi della giustizia per il pagamento dei debiti commerciali e dei servizi di intercettazione nelle indagini penali alle norme sul codice della strada, dalla tutela dei minori indagati in procedimenti penali, al diritto d'autore. Una serie di adeguamenti che "permetterà all'Italia una significativa riduzione del numero di procedure di infrazione pendenti". È il segno, prima dell'arrivo del comunicato della Commissione, che da Bruxelles è arrivato il via libera. La novità principale inserita nel decreto è una nuova proroga delle concessioni fino a settembre 2027. Ma in caso di "ragioni oggettive" che impediscono il completamento delle procedure di gara si prevede un ulteriore possibile slittamento fino al 31 marzo 2028.
La durata delle nuove concessioni dovrà essere di almeno cinque anni e di non più di venti, "al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati". Quanto alle gare, il termine ultimo è il 30 giugno 2027: entro questa data le concessioni balneari dovranno essere messe all'asta. Per i balneari, però, spunta il salvagente degli indennizzi, che però non coinvolgerà le casse dello Stato. Nella bozza, infatti, si legge che il concessionario uscente avrà "diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante". In pratica, una sorta di canone di avviamento dell'attività "pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un'equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni".
IL COMMENTO
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