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Questo lunedì 7 ottobre la visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy: tra i temi di discussione il futuro delle due realtà industriali liguri che aspettano di capire quale sarà il loro futuro: ecco le situazioni al momento
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di Andrea Popolano

GENOVA - Il motivo principale è l'inaugurazione della Casa del Made in Italy in via Saporiti a Genova ma la presenza in città del ministro delle Imprese Adolfo Urso è soprattutto l'occasione per fare il punto sulle grandi vertenze industriali che riguardano la Liguria. Da una parte l'ex Ilva, dall'altra Piaggio Aero. Due situazioni diverse che riguardano migliaia di lavoratori.

La nuova casa del Made in Italy ha proprio l'obiettivo di costruire una cabina di regia per garantire un contatto diretto tra le sedi territoriali e le direzioni generali centrali del dicastero, lavorando in sinergia con gli stakeholder. Il fine principe, spiega il ministero, è dare risposte concrete alle diverse partite aperte.

Per quanto riguarda l'ex Ilva (oggi Acciaierie d'Italia) l'obiettivo del ministro è assegnare l'intero asset entro l'inizio del 2025 come confermato in Senato dallo stesso ministro Urso. In tutto ci sono 15 gruppi interessati: tra questi c'è la famiglia indiana Jindal con Vulcan Green Steel, i neo-americani Stelco (il gruppo canadese appena acquisito da Cleveland-Cliffs) e la società dell’Azerbaijan Baku Steel Company. A questi poi si aggiungono gruppi interessati ad asset specifici (Marcegaglia, Sideralba, Amenduni Steel, Eusider Group, Profilmec, Industrie metalli Cardinale, Vitali Spa, Carbones holding, Monge/Trans Isole, Energy Power & Armatory Shipping, Jiangsu Steamship e Continental Dry Bulk".

Da marzo l'ex Ilva è in amministrazione straordinaria, gestita da tre commissari governativi: Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli. Nello stabilimento di Cornigliano sono occupati 985 addetti diretti a cui si aggiunge l'indotto e i quasi 300 dell'Ilva in amministrazione straordinaria che da anni attendono un rientro e sono impegnati in attività di pubblica utilità. Nel 2023 la produzione è arrivata a 287 mila tonnellate, mentre la produzione di banda stagnata è scesa a 79 mila tonnellate a fronte di una capacità produttiva di 220 mila tonnellate annue. Di fatto si lavora al 20% del potenziale. Più volte dai sindacati di Genova è arrivata la denuncia per le condizioni di lavoro.

L'altra grande partita ligure riguarda la Piaggio Aero. Le trattative per l'acquisizione del gruppo sono in corso. Al momento sono nove le manifestazioni di interesse per Piaggio Aerospace. Diversi player internazionali hanno mostrato interesse per acquisire l'azienda aeronautica con stabilimenti a Villanova d'Albenga (Savona) e Genova dove sono impiegati circa 800 lavoratori.

I termini per il bando di vendita sono scaduti il 2 settembre. I tre commissari Carmelo Cosentino, Vincenzo Nicastro e Gianpaolo Davide Rossetti hanno spiegato che i soggetti interessati stanno trattando sia per le condizioni di piano industriale sia di solidità finanziaria. A seguito della verifica le manifestazioni ritenute migliori saranno inoltrate al ministero per essere valutate e arrivare a una decisione finale. L'obiettivo è chiudere la 'data room' il 10 ottobre per poi arrivare al termine della formulazione delle offerte vincolanti alla fine del mese di ottobre.

L'incontro di questo lunedì è l'occasione anche per i sindacati di avere delucidazioni su cosa intende fare il Governo. Il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano ha chiesto che quando sarà identificato il soggetto ritenuto migliore i sindacati vengano immediatamente coinvolti e qualora non ci fossero proposte adeguate venga assicurato un ingresso pubblico per garantire operatività e la tutela dei posti di lavoro. Se l'ex Ilva vive una situazione complicata la Piaggio Aero può contare di un pacchetto ordini che dovrebbe garantire una chiusura di anno con 120 milioni di ricavi. Asset strategico del Paese visto anche le dinamiche geopolitiche. Nell'anno in corso prevista anche la consegna di cinque nuovi velivoli P.180 Avanti Evo+ di cui quattro proprio all'Aeronautica militare.