Da una parte l'ottimismo del Comune di Genova dall'altra ci sono i sindacati che mostrano molta più incertezza. L'incontro a Palazzo Tursi sul futuro dei 26 lavoratori del Moody, lo storico locale di Largo XII Ottobre che ha chiuso definitivamente dopo l'incendio dello scorso 11 settembre. Il vertice tra Comune, sindacati, l’amministratore giudiziario, la società affittuaria del ramo di azienda e l’imprenditore interessato ha stabilito i vari step da fare per arrivare alla conclusione della vicenda con la salvaguardia dei posti di lavoro. Il primo step, come spiega l'assessore al Lavoro di Tursi Mario Mascia, è il sopralluogo da parte dell'imprenditore interessato del locale che dovrebbe avvenire entro martedì 14 gennaio utile anche a fare l'inventario delle attrezzature.
Chiesta proroga di 15 giorni dei termini
Per quanto riguarda i lavoratori è stata chiesta un'ulteriore proroga di 15 giorni da parte della Romeo e Giulietta Srl prima della ricollocazione degli stessi in altre realtà del gruppo sparse per l'Italia. "In questi 15 giorni contiamo di chiudere la partita" ha spiegato Mascia a termine dell'incontro. Ma ci sono diversi aspetti da chiarire: l'attuale impresa ha infatti presentato un recesso del contratto di locazione che dovrebbe maturare a marzo con la consegna anticipata dell'immobile a favore del nuovo acquirente. Lo stesso imprenditore interessato ha chiesto certezze sulla durata del contratto (6 o 9 anni) in modo di avere il tempo per avviare l'attività e soprattutto che lo stesso immobile venga escluso dall'eventuale confisca. Sullo stesso infatti pende la questione Fogliani. Tutti i vari step andranno sottoposti all'autorità giudiziaria. Il Comune ha chiesti al potenziale acquirente di mantenere il 100% dei posti di lavoro e non solo l'80% come inizialmente previsto.
Sindacati preoccupati: "Tanti tasselli da sistemare"
Più preoccupati per i tanti passaggi da fare i sindacati come spiega Silvia Avanzino, segretario della Fisascat Cisl di Genova: "Ad oggi non abbiamo nulla di formale in mano, possiamo dire di aver gettato le basi per trovare una soluzione a questa difficile vertenza che riguarda un locale che già nel passato ha subito diverse traversie. I lavoratori sono abbastanza provati. Ci sono tanti da tasselli da sistemare, da una parte le necessità dell'imprenditore che vorrebbe acquistare e dall'altra la necessità di evitare che i lavoratori vengano licenziati e poi riassunti". Stesse preoccupazioni espresse anche dal Maurizio Fiore, segretario regionale Filcams Cgil Liguria: "La situazione è delicata, siamo ancora preoccupati, è stato un incontro importante e al limite per quanto riguarda i tempi perché il 15 scadevano i termini. Il nuovo imprenditore ha necessità di capire i costi della struttura e poi c'è tutta la questione burocratica legata agli affitti. Entro 24ore ci hanno detto che verrà presentata la manifestazione di interessi completa. Se tutti questi tasselli non si incastrani i problemi rimarranno".
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