"Circa il 40% della spazzatura presente nella raccolta indifferenziata di Genova è costituito da materiale che poteva essere differenziato". È il presidente di Amiu Genova Giovanni Battista Raggi a fare il punto su quanti sono gli 'errori' commessi dai genovesi che buttano nell'indifferenziato materiale che poteva essere regolarmente riciclato e quindi recuperato. E in effetti se si apre un cassonetto a campione della raccolta indifferenziata si scopre che all'interno c'è un po' di tutto: dalla plastica, alla carta passando per un pezzo di legno da ingombrante o addirittura del Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Errori, voluti o non, che pesano sul costo della gestione e vanno a ricadere sulla collettività.
Il costo dell'errore, con la differenziata corretta risparmio di 170 euro a tonnellata
"È un costo - spiega Raggi - perché questo materiale gettato nel cassonetto sbagliato dovrà poi essere trattato in un impianto che costa mediamente tra i 130 e 160 euro a tonnellata mentre se fosse stato gettato nella raccolta della differenziata corretta quella stessa tonnellata sarebbe stata poi (una volta trattato ndr) rimesso in circolo dal consorzio che se ne occupa e che avrebbe incassato 40 euro. Da un costo di 130 euro contro 40 di entrata sono 170 di differenza. Ecco perché è fondamentale differenziare bene e non pensare che sia la stessa cosa buttare tutto nella indifferenziata invece che nella differenziata" spiega il presidente di Amiu. Nel corso dell’anno trascorso, sono stati svuotati 12.760.000 cassonetti e raccolte più di 311.621 tonnellate di materiali.
Amiu: "Ogni punto percentuale in più di differenziata fa risparmiare 400 mila euro all'anno"
Oggi la raccolta differenziata a Genova ha raggiunto il 50%. Aumentare la percentuale di materiale differenziato aiuterebbe anche a far abbassare il costo della Tari, oggi una delle più alte in Italia con una media di 501 euro all'anno. Peggio solo Catania e Pisa. "Ogni punto percentuale di raccolta differenziata in più - spiega il presidente di Amiu - genera minori costi di gestione per circa 400mila euro all'anno" e di conseguenza aiuterebbe a fare calare il costo della Tari, uno dei più alti d'Italia. Il trattamento dell'indifferenziato ha infatti un costo di 130 euro a tonnellata mentre alla fine dell'operazione di riciclo ogni tonnellata di plastica porta in dote fino a 300 euro, mentre carta e vetro circa 40 euro e l'umido circa 50 euro. "E poi c'è da considerare che gettare nei cassonetti corretti la spazzatura che potrebbe essere riciclate invece che gettarla nell'indifferenziata ci permetterebbe di arrivare al 65% di raccolta differenziata a Genova" spiega Raggi. Oggi a Genova all'anno vengono gettate nell'indifferenziata circa 145 mila tonnellate di spazzatura all'anno, il 40% di questa poteva di fatto essere recuperata.
L'abbandono degli ingombranti per strada
Altro fenomeno che si verifica sempre più spesso è l'abbandono di materiale ingombrante accanto ai cassonetti. Ma non solo, anche nei punti dell'Ecovan gli operatori quando arrivano si trovano, già lasciati da giorni prima, il materiale "costringendoli a stare fermi per circa 2 ore invece che raccogliere il materiale che viene portato correttamente" precisa ancora Raggi. Gli importi delle sanzioni amministrative variano a seconda della gravità dell’abbandono da 300 a 1.200 euro per i cittadini e la denuncia penale con le conseguenti procedure legali alle imprese. Sono stati intensificati i controlli da parte della Polizia Locale e di AMIU Genova per prevenire illeciti connessi a conferimenti scorretti e all’abbandono irregolare dei rifiuti.
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IL COMMENTO
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