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Sarà un'assistenza a 360 gradi non solo vitto e alloggio, ma anche una mediazione culturale visto che dovremmo garantire assistenza scolastica e sanitaria a donne e bambini
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di N.M.

IMPERIA- Il piano di assistenza umanitaria e sanitaria dei profughi ucraini è stato il principale argomento del vertice che si è tenuto nel palazzo della prefettura di Imperia. Presieduto dal prefetto Armando Nanei e hanno partecipato anche enti e istituzioni interessati.

"Credo che questa emergenza debba essere affrontata in maniera corale - ha affermato il prefetto al termine del Comitato - con la partecipazione di tutti gli enti che possono dare un contributo per alleviare le sofferenze di queste persone. Sicuramente i Comuni, l'Asl, ma anche la questura per quanto riguarda le pratiche relative al permesso di soggiorno. Oggi abbiamo fatto un punto anche per le incombenze di carattere sanitario. Non tutti, anzi direi una parte piuttosto esigua dei cittadini che verranno, hanno completato il ciclo vaccinale". Il prefetto ha annunciato che per accogliere al meglio i profughi è stata raccolta la disponibilità dei Comuni, ma anche altri enti, che hanno alloggi e strutture per i profughi in arrivo e che saranno gestite tramite cooperative o il rodato sistema 'Cas', già in uso per i migranti.
"Sarà un'assistenza a 360 gradi - ha aggiunto Nanei -: non solo vitto e alloggio, ma anche una mediazione culturale, visto che avremo quasi esclusivamente donne e bambini ai quali dovremmo garantire assistenza scolastica e sanitaria, come già accade con gli altri migranti richiedenti asilo".

Dall'inizio della guerra in Ucraina la Liguria si sta impegnando per aiutare la popolazione ucrainanon solo le persone ancora in Ucraina con diversi camion già arrivati carichi di beni di prima necessità, ma anche chi è già riuscito a scappare dal paese e arriva sul nostro territorio e cerca un posto dove stare.

Anche la prefettura di Genova si è attivata per trovare almeno 250 persone nei centri di accoglienza o nei centri collettivi, nonostante ci siano requisiti specifici a le strutture si devono attenere per accomodare al meglio i profughi, che sono principalmente donne e bambini. A livello nazionale, intanto, la protezione civile sta redigendo un'ordinanza per gestire l'emergenza. Saranno inoltre posizionati in ogni capoluogo di provincia degli info point destinati ai profughi presso i quali potranno trovare tutte le informazioni per la permanenza in Italia, tra cui quelle sanitarie su tamponi e vaccinazione da effettuare con l'intendo di poterli accogliere in sicurezza.

 Inoltre, alcune strutture prima indirizzate alle quarantene Covid verranno convertite per accogliere i profughi. Tra queste vi rientrano il Covid hotel di via Liri a Genova e villa Riviera a Savona. Questi due hotel garantiranno inizialmente una capienza di 150 posti letto. I profughi verranno poi spostati nei centri di assistenza straordinaria gestiti dalla prefettura.

 

 

 

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