ODESSA (UCRAINA) - Continua la guerra in Ucraina. Ugo Poletti, direttore del The Odessa Journal racconta la situazione nell'importante città portuale che si affaccia sul Mar Nero gemellata con Genova.
"Quello di ieri è stato un bombardamento misterioso, non ha colpito la città ma una zona di campagna senza obiettivi strategici - spiega Poletti -. Tra le ipotesi c'è quella che i russi volevano far credere di effettuare uno sbarco in quella zona. Oppure era un messaggio alla Nato perché li vicino c'è il confine con la Romania, come dire 'se voi date le armi agli ucraini noi siamo pronti a bombardare'".
E proprio il Mar Nero rappresenta un punto centrale nella guerra. "Se i russi conquistassero Odessa e Mariupol avrebbero il controllo di tutta la costa - spiega Poletti -. Il Mar Nero diventerebbe un mare russo. La Turchia non ha porti importanti, sono piccoli e non strategici. Ma ai russi manca una condizione importante: l'esercito russo sta mostrando fatica. E' da dieci giorni che non riesce ad avanzare. Si erano illusi di trovare un'accoglienza con le fanfare da parte degli ucraini invece non è così. Ora il loro esercito sta mostrando poca voglia di combattere".
Gli ucraini al contrario resistono. Solo una piccola parte della cittadinanza di Odessa ha lasciato le proprie case, si parla di non più del 10%, tutte donne e bambini. Gli altri sono pronti a combattere per difendere la città dall'avanzata russa.
"Mi trovo in una città popolata da guerrieri perché queste persone affrontano la guerra con grande freddezza, ridendo e anche deridendo il nemico. Tutti, anche chi non è un soldato, si mette a dare un aiuto ai militari per difendere la città. Una città che vuole vincere e aspetta il nemico senza paura" spiega ancora Poletti.
IL COMMENTO
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