GENOVA-Continuano le segnalazioni in giro per Genova di esche per topi rotte, con il veleno sparso per strada. Una situazione che mette in pericolo cani e bambini e che continua da circa un mese, preoccupando i cittadini della ValBisagno che da inizio marzo hanno iniziato a raccontare con video e foto sui social network tutti i dispositivi trovati distrutti. Sono a decine le testimonianze sulle pagine facebook dei quartieri di Marassi, San Fruttuoso e Quezzi.
L'ultima dal quartiere di San Fruttuoso, tra via Berghini e via Galeazzo, dove già una volta l'esca era stata rotta e il veleno buttato per strada. Nella notte un nuovo 'attacco': potrebbe trattarsi di qualcuno che deliberatamente rompe le esche. Non sarebbe la prima volta, infatti a settembre del 2020 un clandestino di 29 anni era stato denunciato dopo che era stato identificato come il vandalo che da giorni spaccava le esche per i topi e lanciava il veleno in parchi giochi e anche nel greto del Bisagno.
Chi rompe le esche per topi, oltre a distruggere i dispositivi, sparge il veleno per le strade, creando un pericolo per gli animali che possono ingerirlo, come cani, ma anche per i bambini che potrebbero inavvertitamente entrare a contatto con la sostanza e poi mettersi le mani in bocca o negli occhi. Non solo, perché nelle zone in cui queste esche sono state divelte e spaccate è già stato riscontrato un aumento dei roditori.
Che i topi siano degli inquilini non graditi dai genovesi lo sanno bene diversi quartieri, dato che da San Martino al Centro Storico fino a Sampierdarena, sono frequenti le segnalazioni al Comune per richiedere di intervenire e porre rimedio, segnalazioni che sono state tante anche dalla zona turistica di via San Vincenzo, siglate principalmente da residenti e negozianti. Ora la Val Bisagno sembra presa d'assalto da qualcuno che si 'diverte' a rompere una delle prime 'armi' usate per combattere le infestazioni, mettendo in pericolo i residenti.
IL COMMENTO
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